Rinnovabili

Uk: il futuro del paese nelle mani delle rinnovabili

Fondo Uk per le rinnovabili(Rinnovabili.it)  – Crescita economica e nuovi posti di lavoro sono tra gli obiettivi del nuovo fondo di investimento del Regno Unito, che investendo nelle rinnovabili vuole dare nuova linfa al paese. Sono previsti infatti 40 miliardi di sterline di interventi, ha dichiarato il Dipartimento dell’Energia e del Cambiamento Climatico britannico, certo che le fonti green rappresentino una risorsa per l’evoluzione dell’Uk e un passo in avanti nella riforma del sistema energetico nazionale.

Sedici progetti di generazione energetica da fonte rinnovabili hanno raggiunto la fase successiva del Final Investment Decision Enabling for Renewables (FIDeR) che si andranno ad aggiungere ad ulteriori 20 GW di capacità rinnovabile operativa nel Regno Unito, cifra che potrebbe raddoppiare entro il 2020 a segutio di mirate politiche governative.

 

“Abbiamo una pipeline molto sano relativamente alle tecnologie chiave, con un totale di circa 11GW di energia eolica offshore e onshore con il consenso di pianificazione e altri in attesa della costruzione” ha dichiarato il DECC. “E se tutti e 8 i GW di potenza dei progetti che procedono sotto il FIDER saranno realizzati attraverso contratti di investimento o sotto il regime duraturo CfD potrebbero contribuire a circa il 30% della nuova generazione di fonti rinnovabili di cui abbiamo bisogno entro il 2020”. Il Regno Unito al momento si trova a buon punto del percorso necessario al raggiungimento dell’obiettivo fissato con la prospettiva di raddoppiare da 15 a 30 la percentuale di energia prodotta da fonti alternative alle fossili entro il 2020 e aumentando la quantità di energia rinnovabile auto prodotta aumenterà anche la sicurezza energetica, riducendo al contempo la dipendenza dai combustibili fossili importati e supportando fino a 200.000 posti di lavoro entro il 2020.

 

In totale, queste riforme aiuteranno a sostenere fino a 110 miliardi di sterline di investimenti aggiuntivi nel settore elettrico entro il 2020, contribuendo a isolare la Gran Bretagna dai futuri aumenti dei prezzi del gas mondiale e rafforzando il settore occupazione e la crescita in tutte le regioni del Regno Unito.

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