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Con TRAM le Marche creano un nuovo modello di mobilità urbana

Il progetto punta a contribuire allo sviluppo di un sistema di trasporto più competitivo e di minore impatto ecologico.

progetto TRAM
Foto di Q K da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Cinque territori europei stanno collaborando per dar forma ad un nuovo modello di mobilità urbana sostenibile. Sono i partner del progetto TRAM acronimo di Towards new Regional Action plans for urban sustainable Mobility. Lanciato nel 2016, il progetto ha 5 anni di tempo e un budget di oltre un milione di euro per contribuire a sviluppare un sistema europeo di trasporti che sia competitivo, efficiente in termini di risorse e a basse emissioni di carbonio, migliorando al tempo stesso l’efficacia delle politiche regionali e locali in tema di mobilità urbana.

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Il ruolo di lead partner è stato affidato alla Regione Marche che con gli Stati generali della mobilità nuova tenuti nei giorni scorsi a Pesaro, dimostra di aver già tracciato il percorso. “Gli incontri di Pesaro – spiega l’assessore ai Trasporti, Angelo Sciapichetti –  sono stati utili per sensibilizzare le amministrazioni e mettere in comune le esperienze delle città, con lo scopo di cambiare il modello di mobilità e ripensare lo spazio urbano. Un obiettivo che rientra tra quelli che si pone Tram, iniziativa di cui siamo capofila e finanziata da Interreg Europe, che per i suoi contenuti tematici si è posizionata al secondo posto su 261 progetti candidati a livello europeo”.

L’iniziativa, cofinanziata nell’ambito del programma Interreg Europe, mira a costruire un processo di apprendimento che si svolgerà attraverso 6 visite di studio e 3 workshop interregionali, focalizzati su 3 specifiche tematiche: Politiche dei trasporti; sistemi di trasporto intelligenti per le aree urbane; trasporti verdi ed a bassa emissione di carbonio.

Il primo incontro tematico si è già tenuto a Bruxelles è seguito a una visita studio in Romania (uno dei partner assieme a Spagna, Svezia, Ungheria e Romania) dedicata a progetti di pedonalizzazione e gestione del traffico.

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Il processo di apprendimento interregionale dovrà condurre alla definizione e all’adozione di 5 Piani di Azione regionali che, grazie anche al supporto di esperti internazionali, indicheranno le azioni e le misure da adottare per migliore i rispettivi programmi operativi regionali o le strategie regionali. Si tratta di un processo a più mani, come spiega lo stesso Sciapichetti “Le amministrazioni pubbliche locali, le aziende di trasporto, il mondo accademico e i cittadini devono lavorare insieme per realizzare nuovi modelli di mobilità a vantaggio della sostenibilità ambientale e della vivibilità delle città”.