La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha deciso di mettere un limite alle emissioni degli impianti di medie dimensioni
(Rinnovabili.it) – I Paesi dell’UE dovranno rafforzare i limiti per le emissioni di ossido di azoto e biossido di zolfo sugli impianti di combustione di medie dimensioni. Un tetto che andrà ad applicarsi ai produttori di energia elettrica o di sistemi di riscaldamento per uso domestico, residenziale o industriale. La normativa è stata approvata dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. I deputati hanno votato per uniformare il sistema, in modo da ridurre gli oneri amministrativi per le piccole imprese.
Mentre i piccoli impianti sono coperti dalla direttiva ecodesign dell’UE e quelli di grandi dimensioni dalla direttiva sulle emissioni industriali, le emissioni di inquinanti atmosferici da impianti di combustione medi non sono regolamentati da una specifica normativa a livello comunitario.
«C’era una schiacciante maggioranza a favore della gran parte degli emendamenti, e quindi un forte mandato per i nostri prossimi negoziati con il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea, che iniziano il 21 maggio. Vorrei ringraziare i relatori ombra per il lavoro svolto su questo documento difficile», ha detto Andrzej Grzyb, che sta guidando la proposta all’interno del Parlamento di Strasburgo. La sua relazione in prima lettura è stata approvata con 60 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astensione. Adesso il parlamentare dovrà avviare i negoziati con gli Stati membri il 21 maggio, al fine di raggiungere un accordo in prima lettura.
I valori massimi di emissione di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e le polveri degli impianti di combustione esistenti entreranno in vigore in questo ordine:
– nel 2020 per gli impianti di combustione esistenti di potenza termica nominale superiore a 15 MW,
– nel 2022 per quelli con un input tra i 5 e i 15 MW,
– nel 2027 per quelli con da 5 MW o inferiori.
La normativa non impedisce agli Stati membri di applicare norme più rigorose. Valori più severi sono stati proposti per le aree in cui gli standard di qualità dell’aria non sono soddisfatti.
Qui il link alle tabelle con tutti i limiti proposti e gli emendamenti.