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Taipei: greenbuilding sui tetti, per risolvere l’emergenza abitativa

Si chiama Orchid House ed è una possibile risposta all'alta densità abitativa di Taiwan. Un greenbuilding ispirato alle serre per la coltivazione delle orchidee

1 Taipei, greenbuilding duplex sui tetti, per risolvere l’emergenza abitativa

 

(Rinnovabili.it) – Nelle zone ad alta densità abitativa come la capitale taiwanese Taipei, l’emergenza abitativa si sta trasformando in una vera e propria piaga. L’originale soluzione proposta dal team di Unicode ha immaginato di costruire una serie di greenbuilding, le “Orchid house”, direttamente sulle coperture dei grandi edifici, rispondendo contemporaneamente al problema dell’alta densità abitativa ed all’esigenza di riqualificare i numerosissimi rifugi temporanei abusivi che attualmente occupano le coperture.

 

Il design delle Orchid House si è liberamente ispirato alle serre di Taiwan per la coltivazione delle orchidee, dove viene sfruttato un particolare sistema di irrigazione a goccia (NCTU) brevettato da Unicode, per garantire i giusti livelli di idratazione delle piante, permettendo ai cittadini di coltivare direttamente in casa ortaggi e frutta di prima necessità.

 

 

5 Taipei, greenbuilding duplex sui tetti, per risolvere l’emergenza abitativa

PROGETTAZIONE PASSIVA E PRODUZIONE ATTIVA –  Progettato per arrivare a diffondere un nuovo modello di social housing, il greenbuilding di Orchid House si affida alla progettazione passiva per mantenere sotto controllo i consumi, ed ai sistemi attivi per garantire la produzione di energia pulita in loco.

Pannelli fotovoltaici e collettori solari termici garantiscono il fabbisogno di energia elettrica, mentre lo studio attento dell’orientamento, ha permesso di progettare ad hoc ogni singola facciata, sfruttando al massimo le caratteristiche naturali.

Il lato ovest del greenbuilding è costituito da un muro in cemento che, durante il periodo estivo, funge da massa termica per accumulare il calore per irraggiamento durante il giorno e restituirlo la notte.

Il lato occidentale della Orchid House è inoltre rivestito con un “muro” di 30 cm realizzato con una serie di bottiglie piene d’acqua in plastica (PET) riciclata. Questo spessore termico è fondamentale per migliorare l’isolamento termico, permettendo alla costruzione di immagazzinare calore in inverno e respingerlo in estate.

 In estate, quando la temperatura esterna è al di sopra del livello confortevole, si attivano automaticamente una serie di ventilatori a soffitto  generando una diminuzione della pressione interna che porta a risucchiare l’aria dall’esterno, facendola confluire all’interno di apposite aperture predisposte sotto al pavimento. Prima di essere immessa negli ambienti interni, l’aria così aspirata viene fatta passare attraverso la parete verde interna raffrescandosi naturalmente.

Il greenbuilding proposto nel progetto per la Orchid House sarà tra l’altro uno dei concorrenti dei prossimi Solar Decathlon Europe.