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Swale, la foresta urbana galleggiante che vuole sfamare New York

Swale, la foresta urbana galleggiante che vuole sfamare New York

Swale, la foresta urbana galleggiante che vuole sfamare New York

 

(Rinnovabili.it) – Rosmarino, radicchio e cavolo riccio galleggiano sul fiume Hudson sotto le fronde di salici e limoni. Li trasporta Swale, una chiatta di 24 m per 9 trasformata per l’occasione in foresta urbana galleggiante. Obiettivo del progetto: coinvolgere i cittadini e dimostrare che primizie e ortaggi vari possono diventare un “servizio pubblico”, invece di restare un bene piuttosto costoso.

 

Swale, la foresta urbana galleggiante che vuole sfamare New YorkNella liberal (ma pur sempre americana) New York, l’idea ha l’aura di proposta rivoluzionaria. Gli ideatori del progetto infatti vogliono convincere la città a modificare un pezzo del suo regolamento. È una norma che risale alla fine dell’Ottocento ma, incredibilmente, è ancora in vigore. Mentre Ellis Island traboccava di migranti di tutti i paesi d’Europa in fuga dalla miseria, una tempestiva ordinanza municipale vietava tassativamente di raccogliere le piante spontanee dai parchi e, soprattutto, impediva di coltivare il suolo pubblico, sponde dell’Hudson comprese. Quindi, anno del Signore 2016, niente orti urbani, più o meno informali.

 

Da qui nasce, per protesta, Swale. La foresta urbana – galleggiante, altrimenti violerebbe le regole – denuncia questa stortura. “Lo consideriamo un passo avanti per cambiare questa norma municipale – spiega Mary Mattingly di Swale – crediamo che i benefici siano superiori a qualsiasi rischio potenziale che ha frenato la città dall’usare le coltivazioni urbane come parte dell’infrastruttura urbana”.

A partire dal prossimo giugno, i newyorchesi potranno sfruttare l’occasione e visitare la foresta galleggiante per un mese. Tre le tappe: Brooklyn, Governors Island e il Bronx. “A differenza delle coltivazioni tradizionali – continua Mattingly – le foreste vegetali richiedono meno cure. Non devono essere ripiantate ogni anno, si prendono cura di sé in quasi tutto. Perché il cibo gratuito e sano non può essere un servizio pubblico, invece che un bene costoso?”.

Durante la tappa a New York, Swale ospiterà anche installazioni e performance curate da Eco_Hack, un collettivo di artisti impegnato a far riflettere il pubblico sulla relazione tra natura e tecnologia attraverso installazioni ecologiche e digitali.

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