Due sistemi ibridi alla base del progetto, dove il legno viene unito ad acciaio e cemento. Quando sarà completato nel 2019 diventerà l'edificio in legno più alto della Scandinavia
(Rinnovabili.it) – Ancora una volta la Svezia torna a far parlare di sé per l’architettura in legno. Negli ultimi anni annunci e record si sono avvicendati a ritmi altissimi, ogni tanto forse perdendo di vista il vero punto importante della questione, cioè l’utilità e i vantaggi che derivano dal riempire lo skyline delle nostre città con grattacieli in legno.
Questa volta tocca allo studio White Arkitekter, fresco di vittoria nella competizione per progettare un centro culturale e un hotel a Skellefteå. Situata appena al di sotto del Circolo polare artico, la città è immersa in verdi foreste e rinomata per i suoi edifici in legno e la perizia delle tecniche di costruzione con questo materiale, che affondano le radici nelle tradizioni locali.
Il progetto – vincitore su altre 55 proposte concorrenti – a detta degli architetti diventerà il più alto edificio in legno non solo della Svezia ma di tutti i Paesi scandinavi. La loro proposta, Kulturhus i Skellefteå, prevede 19 piani di altezza divisi tra i 3 piani inferiori dedicati alla cultura e i restanti adibiti ad hotel.
In tutto 76 metri di altezza. White Arkitekter ipotizza di usare due sistemi di costruzione ibridi, invece di basarsi su una struttura interamente di legno. Il primo unisce l’architettura in legno (moduli prefabbricati glulam) all’acciaio, il secondo al cemento. In cima all’edificio il progetto prevede anche un tetto verde. Tutto dovrebbe essere pronto per il 2019.
Se i lavori procedono come da programma, l’edificio potrà vantarsi davvero del record di torre in legno più alta della Scandinavia. Ma solo per 4 anni, almeno in teoria. Infatti il 2023 è la data di fine lavori prevista per il grattacielo in legno di CF Møller, 34 piani nel centro di Stoccolma con giardini pensili e pompa di calore geotermica, pronto a trasformarsi nel nuovo punto di riferimento della capitale. E a reclamare il suo posto nel Guinness dei primati.