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Supercoduttività made in italy

Vanta prestazioni da record il nuovo cavo superconduttore progettato dall’ENEA. Il suo scopo? Distribuire gli enormi carichi elettromagnetici di DEMO, il reattore dimostrativo della fusione nucleare

Supercoduttività made in italy

 

(Rinnovabili.it) – La sezione Superconduttività del Centro Ricerche ENEA di Frascati lavora da oltre trent’anni nel campo della superconduttività applicata. Non sorprende allora sapere che proprio qui si è stabilito un nuovo record tecnologico legato alle ricerche sulla fusione nucleare: è stato creato un nuovo cavo con performance superiori del 30% a quelle fin’ora raggiunte.

Negli ultimi sessant’anni si è lavorato intensamente su teoria e sperimentazione della fusione nucleare nella produzione elettrica. Al momento il progetto più avanzato, se si esclude ITER, è DEMO, reattore che – una volta dimostrata fattibilità e convenienza della fusione nucleare – produrrà energia elettrica. In questo contesto si inserisce il lavoro dei ricercatori Enea: il prototipo di cavo superconduttore servirà proprio per questo reattore dimostrativo.

 

I test effettuati hanno dimostrato che la tecnologia  è in grado di trasportare una corrente di 82kA (kiloampere) in un campo magnetico di 13T (Tesla) fino alla temperatura di circa 7K (Kelvin), ossia -266° C. Queste performance, superiori del 30% a quelle fino ad oggi registrate con i cavi di Iter, sono da attribuire in gran parte alla particolare geometria rettangolare del superconduttore; questa infatti consente di distribuire gli enormi carichi elettromagnetici – corrispondenti a circa 100 t per metro di conduttore – in modo da evitare il fenomeno della “degradazione” delle prestazioni.

 

Con questo test – spiega Antonio della Corte, ENEA Superconductivity Group Leader – abbiamo dimostrato di poter progettare in maniera affidabile cavi superconduttori di alta potenza con le caratteristiche ‘estreme’ richieste da progetti come DEMO”. Il test sulle caratteristiche elettromagnetiche del superconduttore è stato effettuato in Svizzera nei laboratori dello Swiss Plasma Center (SPC), che ha anche collaborato alla manifattura di una parte del campione, al trattamento termico e all’installazione della strumentazione. Il prototipo di cavo – di tipo CICC (Cable in Conduit Conductor o Cavo in Condotto) – è stato realizzato dai partner industriali di ENEA, TRATOS Cavi spa e CRIOTEC Impianti srl, un esempio di sinergia tra ricerca pubblica e aziende italiane maturata grazie alle esperienze di ITER e JT-60SA, i due esperimenti di fusione nucleare in corso rispettivamente in Europa e in Giappone – che ha già portato all’Italia commesse per quasi 1 miliardo di euro.