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Start-up italiane: le più promettenti puntano sulla Green economy

Start-up italiane
Credit: Philippe Put Flickr (CC BY 2.0)

 

Le start-up italiane puntano sulla Green economy, un settore in crescita su cui investire. Lo mostrano le campagne di equity crowdfunding attivate da CrowdFundMe, primo portale nella storia a essersi quotato in Piazza Affari

 

(Rinnovabili.it) – Puntano sulla Green economy le start-up italiane più promettenti. Ed è CrowdFundMe a sostenerle, una delle principali piattaforme italiane di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) nonché primo portale nella storia a essersi quotato in Piazza Affari a marzo 2019. La Green economy ha visto numerose start-up italiane come Borsino Rifiuti, Orange Fiber, Zeroundici e InfinityHub arrivare al successo grazie alle loro innovazioni, che spaziano dalle piste ciclabili fotovoltaiche ai motori nautici elettrici, passando per tessuti ricavati dagli agrumi e macchine che trasformano i rifiuti indifferenziati in materie prime.

La campagna di equity crowdfunding, attivata per i prossimi due mesi da CrowdFundMe, permetterà ad esempio di diventare soci di BYS Italia, una delle start-up italiane fondate nel 2019 da InfinityHub, che propone piste ciclo-pedonali integrate con impianti fotovoltaici nella pavimentazione. Attraverso l’adesione alla campagna ci si può anche proporre per le attività di realizzazione e manutenzione delle piste ciclabili nel caso di aziende e professionisti, oppure si possono segnalare nuovi percorsi ciclopedonali da realizzare. Infatti i fondi raccolti sulla piattaforma CrowdFundMe saranno utilizzati per perfezionare il sistema strutturale e tecnologico di BYS Italia e per sviluppare nuovi progetti di piste in tutta Italia.

 

 

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Per il portale è fondamentale offrire la possibilità di investire in società non quotate che vengono accuratamente selezionate tra quelle che presentano il maggiore potenziale di crescita. In questo modo CrowdFundMe crea investimenti per piccole e medie imprese e per le start-up italiane. Anche la giovane Grycle Srl ha giovato del crowdinvesting per lanciare il suo progetto: una macchina in grado di trasformare l’indifferenziata in materia prima. Il macchinario differenzia automaticamente i rifiuti dopo averli triturarli, riducendone il volume di oltre il 90% e generando scaglie di materie prime riutilizzabili con una tecnologia sviluppata interamente in Italia. Interessante nel progetto di Grycle Srl è anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale che permette alla macchina di riconoscere nuovi materiali in modalità di auto-apprendimento: quando una delle macchine avrà imparato a riconoscere un materiale, tutte le altre acquisiranno automaticamente la stessa informazione. Inoltre l’azienda sta lavorando alla creazione di apparecchiature per il trattamento delle capsule di caffè e dei packaging legati al mercato della cosmesi: tutti questi progetti mirano a un mercato che, oltre al settore del trattamento dei rifiuti, include lo smaltimento industriale e i consumatori. 

Per CrowdFundMe puntare sulle start-up italiane apre così un nuovo canale di business e, viste le prime collocazioni di titoli di debito da parte della piattaforma a inizio 2020, le permette di entrare in un mercato da 4,3 miliardi di euro, secondo i dati del 2018.

 

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