(Rinnovabili.it) – Una ricerca di un team dell’Università di Sidney sta lavorando sull’impiego degli scarti delle noci di Macadamia per creare una materiale da inserire nelle stampanti 3d e realizzare così oggetti di legno dalle forme mai pensate fino ad oggi.
Ogni giorno il mondo delle stampanti 3d conquista un nuovo materiale: all’inizio si parlava solo di plastica ma oggi si trovano macchine capaci di realizzare prodotti in bioplastica, calcestruzzo, terra cruda, travertino e, grazie a questa ricerca, anche legno. Sandra Löschke, direttore della “Facoltà di architettura, design e tecnologia” sta lavorando su un materiale sostenibile che darebbe una nuova vita ai gusci delle noci Macadamia per farne pannelli innovativi, resistenti ed ecocompatibili capaci di assicurare ottime prestazioni ed effetti estetici ancora impossibili da ottenere con i materiali lignei tradizionali.
“Il lavoro sta nella micro-stratificazione e fusione di diverse composizioni di legno ottenuto con stampanti 3d per fornire un materiale unico e dalla geometria adatta a progetti di grandi dimensioni.” Ha spiegato la direttrice.
Il progetto che da tre anni sta andando avanti grazie ai finanziamenti della Forestry and Wood Products Association ha messo a punto diverse tipologie di micro-timber prodotto con le noci di Macadamia per trovare la composizione migliore per realizzare prodotti commerciabili.
La qualità di questo progetto sta nella trasformazione di un materiale di scarto in un prodotto sostenibile che potrebbe conquistare una fetta di mercato dominata dai polimeri derivati dal petrolio.
Secondo Andy Dong, capo del Dipartimento di Innovazione in Ingegneri dell’ateneo australiano: “I risultati della ricerca sono di grande importanza per il settore forestale. Potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui l’Australia realizza prodotti a base di legno.”
In base alle previsioni del team di ricerca i primi prodotti realizzati con stampanti 3d e gusci di noce potranno essere lanciati sul mercato entro la fine del 2016.
