di Fabrizia Sernia
(Rinnovabili.it) – Il suo nome significa “processi e risorse sostenibili per l‘innovazione e la crescita nazionale”. Il suo obiettivo è gettare le fondamenta della bioindustria italiana stimolando la collaborazione fra le imprese. Parliamo di SPRING, il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde, presentato ufficialmente ieri presso la sede di Federchimica. La nuova aggregazione organizzata si impegnerà promuovere la chimica delle biomasse, eccellenza italiana che chiede oggi politiche di sostegno adeguate alla sua crescita.
In tal senso il Cluster, nato come un’azienda senza scopi di lucro, si impegnerà a promuovere azioni di ricerca, di trasferimento tecnologico, di divulgazione e di formazione, che diano impulso alla Bioeconomia e alla trasformazione dei processi e dei prodotti industriali convenzionali in prodotti e processi efficienti nell’uso delle risorse e dell’energia.
Fondato da Biochemtex, Novamont, Versalis e da Federchimica, SPRING raccoglie oltre cento entità che hanno espresso il loro interesse per operare con il Cluster lungo tutta la filiera italiana della chimica “verde”: dall’agricoltura alla ricerca a favore della chimica da fonti rinnovabili e biotecnologie industriali, alla realizzazione di materiali e bioprodotti, all’industria di trasformazione e infine alla fase di smaltimento. “La Chimica da Biomasse – ha osservato Cesare Puccioni, Presidente di Federchimica – anche definita ‘chimica verde’, è un bell’esempio per far capire a tutti che il nostro settore offre soluzioni possibili per una sostenibilità che tenga conto, oltre che degli aspetti ambientali, anche delle implicazioni economiche e sociali. Ci aspettiamo che le Istituzioni ne comprendano pienamente il ruolo e vorranno adottare politiche di sostegno adeguate per un settore in cui l’Italia è all’avanguardia, che apre vasti orizzonti sul fronte tecnologico e di sviluppo industriale”.