Gli studenti della City Tech di NY per il Solar Decathlon 2015 hanno progettato la casa sostenibile da trasportare e montare nei luoghi colpiti da calamità
(Rinnovabili.it) – La gara di sostenibilità tra gli atenei americani Solar Decathlon, quest’anno conta tra i partecipanti il prestigioso New York City’s College of Technology. L’università newyorchese ha proposto la casa che può essere velocemente trasportata nel luogo in cui si è abbattuta una calamità per dare una dimora confortevole e sostenibile agli sfollati.
Il gruppo di giovani progettisti si chiama DURA (Diverse, Urban, Resilient, Adaptable), si è concentrato sulla possibilità di smontare velocemente ed accatastare i moduli abitativi per impilarli in depositi e poi spostarli dove servono.
Le tecnologie della casa newyorchese di Solar Decathlon
La casa che tra poco sarà presentata al Solar Decathlon è stata progettata con un approccio ibrido che utilizza sistemi attivi e passivi per garantire la massima efficienza energetica. Tra questi:
- Isolamento consistente delle pareti perimetrali
- Studio dell’orientamento, del posizionamento e delle dimensioni delle finestre
- Sistema meccanico che riutilizza il calore di scarto per il riscaldamento degli ambienti
- Volume stretto e lungo per massimizzare gli apporti termici dovuti all’orientamento
L’interno della casa post catastrofe è un open space capace di adattarsi alle esigenze di tutte le tipologie di abitanti, la flessibilità dello spazio consente di scegliere tra diverse configurazioni. I decatleti della City Tech ammettono che la ricchezza del progetto è originata dalle differenze culturali del team di progettazione, dove si sono confrontati studenti con mentalità e tradizioni molto diverse.
Dopo il Solar Decathlon la casa verrà smontata e trasportata a New York, dove verrà donata ad un veterano di guerra disabile.
“Il Solar Decathlon è stato meraviglioso viaggio sin dall’inizio – quando gli studenti ci hanno chiesto se era possibile fare qualcosa di così ambizioso – ad oggi – in cui ci troviamo a collaborare con i leader e stiamo dando gli ultimi ritocchi sulla casa”, racconta il professor Alexander Aptekar del Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura. “I nostri studenti sono cresciuti così tanto, sia a livello professionale sia nella fiducia che hanno acquistato nel corso del progetto.”