(Rinnovabili.it) – Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha messo a disposizione 467 milioni di euro per gli interventi di social housing, che assegneranno a chi è stato sfrattato un nuovo alloggio e daranno una nuova vita agli edifici abbandonati del territorio italiano.
Con il decreto n.116 del 21-5-2015, le famiglie in attesa dell’assegnazione di un appartamento potranno andare ad abitare in uno degli alloggi degli IACP ristrutturato e messo in sicurezza, per rimettere in moto il social housing e rendere gli scheletri abbandonati dei vecchi “palazzi popolari” nuovi organismi vitali ed abitati.
Le Regioni hanno 120 giorni per scegliere quali interventi sottoporre alla valutazione per ottenere i finanziamenti ed i primi a beneficiare dei nuovi alloggi saranno le famiglie sotto sfratto esecutivo. Una volta ottenuto l’ok del ministero le Regioni dovranno appaltare a Comuni e IACP gli incarichi per gli interventi di social housing.
Attualmente il patrimonio edilizio da destinare alle persone in difficoltà economica versa in condizioni che in alcuni casi ne pregiudicano l’agibilità e per questo gli interventi da finanziare sono stati suddivisi in due categorie: alloggi in migliori condizioni e alloggi in condizioni peggiori.
Gli appartamenti in migliori condizioni verranno destinati a chi è sotto sfratto dopo una sistemazione veloce che dovrà durare massimo 60 giorni (dal decreto ministeriale di assegnazione delle risorse) e costare meno di 15.000 euro.
Per quanto riguarda invece le unità immobiliari che si trovano in condizioni peggiori sono disponibili fino a 50.000 euro per alloggio, gli interventi di social housing potranno essere di adeguamento strutturale e antisismico, miglioramento delle prestazioni energetiche, rimozione delle barriere architettoniche, bonifica dall’amianto, frazionamenti ed accorpamenti.
Nella prima mappa stesa dalle regioni ci sono quasi 16.400 unità immobiliari inagibili e prendendo spunto da questi dati il Ministero ha saputo calcolare l’ammontare dei finanziamenti, per cercare di venire incontro alle esigenze di tutti in un’ottica di rigenerazione urbana e distribuzione equa delle risorse.