Smog e cambiamento climatico minacciano la metà della popolazione mondiale. L'OMS ricorda quanto sia devastante l'effetto dell'inquinamento sulla salute umana
Lo ha ricordato anche l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ribadendo il continuo superamento dei livelli di allerta e l’aumento dei rischi per la salute delle popolazioni di tutto il Pianeta. Secondo i dati pubblicati la scorsa settimana dall’OMS solo il 12% di 1600 città elencate nell’Urban Air Quality database risultano conformi ai livelli raccomandati dall’Air Quality Guideline e di conseguenza circa la metà della popolazione urbana è costantemente sottoposta a livelli di smog 2,5 volte superiori rispetto ai livelli di guardia.
Riprendendo vecchi calcoli dell’Organizzazione Live Science ha stabilito che i paesi maggiormente colpiti da inquinamento atmosferico sono quelli a basso e medio reddito insieme alle nazioni a reddito medio del Sud-Est asiatico e della regione del Pacifico occidentale. “In quei luoghi – si legge nel documento ddell’OMS – un totale di 3,3 milioni di decessi sono stati collegati all’inquinamento dell’aria interna e 2,6 milioni di decessi sono stati collegati all’inquinamento dell’aria esterna”.
Proprio per queste ragioni i paesi più industrializzati si stanno impeganndo per la riduzione dell’impatto proveniente dai settori industriali proprio come stanno facendo gli Stati Uniti.
“Possiamo vincere la lotta contro l’inquinamento atmosferico e ridurre il numero di persone affette da malattie respiratorie e cardiache, così come il cancro ai polmoni. Le politiche e le strategie efficaci sono ben note, ma hanno bisogno di essere attuate su scala sufficienteente diffusa. Città come Copenaghen e Bogotà, per esempio, hanno migliorato la qualità dell’aria attraverso la promozione di ‘trasporto attivo’ e dando priorità alle reti di trasporto pubblico urbano, a piedi e in bicicletta” come ha sottolineato la dottoressa Maria Neira.