Il progetto di Matteo Benvenuti usa acquaponica e un impianto eolico-fotovoltaico per la mini vertical farm, mentre materiali di riciclo e design modulare sono impiegati nella serra geodetica di Urbanfarmers
(Rinnovabili.it) – Una fattoria verticale sperimentale e una serra geodetica da piazzare sul tetto. Le 2 novità dell’edizione 2016 del Festival del Verde e del Paesaggio di Roma saranno in mostra all’Auditorium Parco della Musica da venerdì 13 a domenica 15 maggio.
La fattoria verticale dovrebbe diventare il primo tassello di una sorta di smart grid per la filiera agroalimentare. Magari su scala condominiale o di vicinato. Quella in mostra a Roma produce insalata, fragole e pesci. Il metodo è la coltura acquaponica, che permette di ridurre gli sprechi e i consumi.
Per chiudere il cerchio però è necessario che sia autosufficiente dal punto di vista energetico. In questo prototipo, la pompa dell’acqua e le lampadine a led, fondamentali per innescare la fotosintesi clorofilliana, sono alimentate da un impianto eolico-fotovoltaico che permette la crescita delle piante anche in assenza di luce.
Risparmia acqua e spazio anche Globe-Hedron, la serra geodetica creata da un team internazionale di architetti, tra i quali l’italiano Antonio Scarponi. È una serra modulare, la cui forma è studiata per massimizzare la versatilità e la facilità di montaggio, tanto che può trovare posto sul tetto di un edificio.
Anche qui viene usata l’acquaponica: il sistema è autosufficiente, basta aggiungere un po’ di acqua ogni tanto per compensare l’evaporazione. La start up dietro il progetto, UrbanFarmers, ha prestato attenzione all’impronta ecologica della serra. Legno e vetro riciclati con inserti di bambù sono i materiali ecosostenibili impiegati. Così Globe-Hedron produce a km zero, senza pesticidi e risparmiando il 70% dell’acqua rispetto all’agricoltura tradizionale.