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Un rivestimento “smart” per il fotovoltaico colorato di Mumbai

fotovoltaico colorato
La celebre facciata di fotovoltaico colorato dello Swiss Tech Convention Center presso l’Ecole Politechnique Federal di Losanna.

Il nuovo fotovoltaico colorato “made in India”

(Rinnovabili.it) – L’estetica del fotovoltaico è uno dei fattori chiave nell’equazione della sua diffusione. Mentre una considerevole fetta della ricerca di settore è quotidianamente impegnata a rendere trasparenti celle e moduli, c’è chi opera in direzione completamente contraria mettendo il solare in bella vista. A questo filone appartengono anche gli ingegneri del Dipartimento di Scienza dell’Energia presso l’IIT Bombay, Aldrin Antony e Anishkumar Soman.

I due scienziati hanno annunciato lo scorso lunedì di aver migliorato il rivestimento nanofotonico su cui stanno lavorando dal 2015 e che è in grado di migliorare l’estetica delle celle convenzionali in silicio. Una soluzione – chiariscono – nata per aumentare il tasso di fotovoltaico integrato in architettura, rendendolo una scelta attraente per i progettisti.

fotovoltaico colorato“Con il crescente interesse della ricerca nel Building Integrated Photovoltaics (BIPV) è importante sviluppare un metodo che possa aiutare a utilizzare la ormai matura tecnologia esistente della cella solare in silicio cristallino e integrarla in materiali da costruzione per progetti architettonici. Abbiamo sviluppato dei nuovi rivestimenti “SMART” che possono essere depositati sul vetro di copertura dei moduli per conferirgli il colore desiderato, dando così un valore estetico senza apportare alcuna modifica al processo produttivo delle celle”, spiegano Antony e Soman.

Le tecnologie più efficienti sul mercato sono limitate nei colori: blu o nero, che assorbono la maggior parte della luce. Altri tinte riflettono una porzione maggiore di raggi solari, permettendo dunque alle celle di assorbirne di meno e compromettendone troppo l’efficienza. Il fotovoltaico colorato di Mumbai cerca di risolvere questo problema. Il rivestimento SMART (acronimo di Selectively Modulated Aesthetic Reflector Technology) riflette solo una lunghezza d’onda selezionata dello spettro luminoso: in questo modo la cella risulta colorata e a seconda del colore lavora con un’efficienza tra il 60 e l’80% rispetto a quelle tradizionali.

Il dottor Aldrin, che ha lasciato il suo lavoro di ricercatore in Europa per unirsi alla Missione Solare nazionale, ha dichiarato a The Hindu, “l’India è un paese dove amiamo i colori vivaci. Questo è quello che avevo in mente mentre lavoravo sull’invenzione”. “La bellezza di questa invenzione è che gli inventori sono riusciti a mescolare rivestimenti nano fotonici differenti per generare colori diversi nei moduli solari”, spiega l’università indiana in una nota stampa. Peccato che gli stessi scienziati escludano a priori che il loro fotovoltaico colorato possa divenire un prodotto di massa. Il rivestimento costa troppo e, almeno in India, potrà essere un bene per pochi.

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