Rinnovabili • riscaldamento domestico Rinnovabili • riscaldamento domestico

Riscaldamento domestico, 10 consigli per risparmiare sulla bolletta

Dai semplici trucchi per limitare la dispersione termica ai controlli degli impianti e delle prestazioni energetiche dell'immobile: ecco come affrontare il freddo senza temere salassi in bolletta

riscaldamento domestico
(CC0 1.0)

(Rinnovabili.it) – Nonostante quest’anno il freddo autunnale abbia tardato ad appalesarsi, dal 15 ottobre per quasi ottomila comuni italiani  si è accesa la luce verde per il riscaldamento domestico. Parliamo delle città della Zona climatica E che comprende diverse località settentrionali e montuose d’Italia, da Asti fino a Campobasso. Per queste realtà infatti, la normativa ha previsto la possibilità di accendere i riscaldamenti  dal 15 ottobre al 14 aprile 2020, per una durata giornaliera di 14 ore. Dovranno aspettare domani i cittadini dei comuni inclusi nella Zona climatica D, tra cui la capitale (durata massima d’accensione, 12 ore al giorno), mentre è stata fissata al 15 novembre l’accensione dei riscaldamenti della Zona C (10 ore al giorno max.) e per il 1° dicembre quelli della Zona B, le fasce costiere del Sud Italia, e della Zona A, (Lampedusa e porto Empedocle), rispettivamente con un limite di 8 e 6 ore al giorno di funzionamento. Ma a prescindere dalla data d’avvio e dalla rigidità del tempo che verrà, per tutti i cittadini si tratterà di aprire il portafoglio e sostenere nuove spese.

Per ridurre l’impatto del riscaldamento sulle bollette, Enea ha pubblicato in questi giorni 10 consigli dedicati al risparmio energetico e non solo. Si va da semplici trucchi per limitare la dispersione termica ai controlli degli impianti e delle prestazioni energetiche dell’immobili.

Dieci consigli per risparmiare sulla bolletta del riscaldamento

Effettuare la manutenzione degli impianti È la prima regola in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente: un impianto consuma meno (e quindi inquina meno) quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.

Utilizzare valvole termostatiche Obbligatorie a partire dal luglio 2017 nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato, le valvole sono uno strumento utile per tutti: permettono di regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e di non superare la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.

Controllare la temperatura degli ambienti Avere temperature interne troppo alte rappresenta non solo uno spreco di denaro ma anche un danno per la salute. Sebbene la normativa preveda di poter alzare il termostato fino a 22°C, 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario.

Attenti alle ore di accensione Al di là delle ore massime previste per fascia climatica, un’accensione continuata non mai è necessaria. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto di riscaldamento è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento.

Sistemi di riscaldamento innovativi In caso di vecchie caldaie è anche opportuno valutare una sostituzione con nuovi generatori di calore dal rendimento più elevato. La normativa prevede impianti “a condensazione” o “pompe di calore ad alta efficienza” ma sono disponibili anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati a impianti solari termici. Per questi interventi è possibile usufruire di sgravi fiscali (ecobous).

Schermare le finestre durante la notte Una mossa semplice ma efficace: chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Evitare elementi di ostacolo intorno  ai termosifoni e finestre aperte troppo a lungo Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. Meglio inserire un pannello riflettente o anche un semplice foglio di carta stagnola tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete.

Regolazione della temperatura La possibilità di programmare il riscaldamento domestico su base oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. L’Enea suggerisce di dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura, strumenti in grado di evitare inutili picchi o sbalzi di potenza. In alternativa, è possibile impiegare cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti anche a distanza, tramite smartphone o tablet.

Contabilizzazione del calore Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori.

Fare il check-up dell’immobile La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali (dal 50 per cento all’85 per cento in caso di sismabonus nei condomini) e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”.  È detraibile perfino il costo della consulenza.