L’intero parco immobiliare italiano sarà decarbonizzato entro i 2050.
(Rinnovanili.it) – Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri lo scorso 29 gennaio, lo schema del decreto legislativo per il recepimento delle direttive UE sulla prestazione e l’efficienza energetica degli edifici (2018/844 e 2012/27) approda in Parlamento per la valutazione da parte delle Commissioni. Secondo quanto si legge nello schema, la proposta per la riqualificazione energetica degli edifici andrà ad integrare il PNIEC italiano (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e avrà l’obiettivo di decarbonizzare entro il 2050 l’intero parco immobiliare nazionale (edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati).
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Su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, la strategia italiana dovrà facilitare la transizione verso edifici a energia quasi zero, garantendo la sostenibilità e l’efficacia economica della trasformazione. Da quanto è possibile leggere, la prima azione riguarderà una rassegna, fondata su campionamenti statistici, per “favorire la conoscenza dettagliata del parco immobiliare nazionale, della sua prestazione energetica e dei suoi consumi, mettendo tali informazioni a disposizione dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione anche al fine di sviluppare strumenti che incrementino il tasso di riqualificazione energetica degli edifici”.
In base a questa rassegna, verrà quindi individuata una quota di edifici da ristrutturare entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo, occorrerà individuare interventi di riqualificazione energetica efficaci e sostenibili in relazione al tipo di edificio e alla zona climatica, identificando anche il momento in cui conviene agire rispetto al ciclo di vita degli immobili. Ciò significa che le ristrutturazioni saranno organizzate in fasi, anche distanti nel tempo, cercando però di accelerare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Oltre all’efficienza e alla prestazione energetica, bisognerà valutare la riduzione del rischio sismico e la protezione (nonché prevenzione) dagli incendi. Nello schema si legge anche la necessità di integrare, negli edifici non residenziali dotati di più di 10 posti auto, delle tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici. Di contro, negli edifici residenziali saranno costruite infrastrutture di canalizzazione per consentire l’istallazione dei punti di ricarica. Infine, verrà istituito uno sportello unico gestito da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per fornire assistenza ai cittadini, alle imprese e alla pubblica amministrazione.
Nel definire la strategia per la riqualificazione energetica degli edifici, lo schema di decreto legislativo ha tenuto conto, modificandolo, del decreto n. 192 del 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia). Secondo quanto previsto, la strategia dovrà essere sottoposta a consultazione pubblica, i cui risultati saranno recepiti nella versione definitiva del documento.
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