Progettati dal MIT nuovi sistemi d’accumulo a flusso capaci di produrre e immagazzinare energia senza le costose membrane normalmente impiegate dai sistemi commerciali
Il prototipo, delle dimensioni non più grandi di un palmo della mano, è capace di produrre tre volte più energia per centimetro quadrato di altri sistemi privi di membrane; una densità di potenza notevolmente superiore a quella di molti sistemi di stoccaggio commerciali e sperimentali. La nuova tecnologia testata si basa su un fenomeno chiamato flusso laminare: due liquidi elettroliti – in questo caso bromo e idrogeno – vengono pompati in parallelo attraverso un canale posto tra i due elettrodi che converte l’energia chimica direttamente in energia elettrica.
“Questa tecnologia è più promettente di qualsiasi altro dispositivo di stoccaggio in fase di studio, se non di più”, afferma Cullen Buie, assistente di ingegneria meccanica al MIT. “Contrariamente alla radicata convinzione che i sistemi senza membrana siano puramente accademici, questo dispositivo dimostra di avere potenzialmente un forte impatto pratico”. I ricercatori hanno anche prodotto un modello matematico che descrive le reazioni chimiche interne alla batteria e, secondo i primi dati, il dispositivo potrebbe produrre energia ad un costo di 100 dollari per kWh. “Si può fare molto per rendere la rete elettrica più efficiente se si può arrivare a un prezzo del genere”.