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Dalla rimozione dell’amianto ai centri di riuso: la lotta verde del Friuli

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Foto di Ermanno Ferrarini da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, decontaminazione dei siti inquinati e istituzione dei centri di riuso. Questi i tre temi che la giunta del Friuli Venezia Giulia ha affrontato in una delle ultime riunioni, con l’approvazione di altrettanti documenti di regolamentazione. Su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia Sara Vito, l’amministrazione regionale, ha dato il proprio via libera a tre regolamenti che trattano questioni relative alle bonifiche dagli inquinanti e allo sviluppo delle buone pratiche di economia circolare e stanziano per ciascuna delle tre misure contributive un importo di 500 mila euro per l’anno in corso.

Nel dettaglio, uno dei documenti in questione stabilisce i criteri per la concessione dei contributi, previsti da un’apposita norma contenuta nell’ultimo assestamento di bilancio, per la concessione a favore dei Comuni di contributi per la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici di proprietà comunale. La misura di sostegno è assegnata nella misura dell’80 per cento della spesa riconosciuta ammissibile e per un massimo di 100.000 euro. Sono ammissibili a contributo le spese necessarie alla rimozione, trasporto e smaltimento dei materiali contenenti amianto, comprese le analisi di laboratorio e i costi per la redazione del piano di lavoro, le spese tecniche, gli oneri per la sicurezza e l’IVA, se rappresenta un costo per l’Ente.

Come preannunciato nei mesi scorsi, un capitolo importante delle politiche sostenibili del Friuli Venezia Giulia è quello inerente ai centri di riparazione e riuso, ovvero strutture destinate al riutilizzo di beni in disuso che permettono di lasciare e prelevare gratuitamente oggetti che possono essere ancora utilizzabili. In tal senso la delibera della giunta riguarda il regolamento per la concessione di contributi ai Comuni per interventi volti alla realizzazione e all’allestimento di centri di riuso, sempre in base a una norma contenuta nell’assestamento di bilancio. Il contributo è assegnato nella misura dell’80 per cento della spesa riconosciuta ammissibile.

Il terzo regolamento tratta invece la concessione di contributi, anche in questo caso inseriti in una norma dell’assestamento di bilancio 2015, a favore dei Comuni per provvedere agli adempimenti relativi alla bonifica dei siti contaminati sulle aree del territorio comunale di proprietà pubblica o privata. il contributo può arrivare al 100 per cento della spesa riconosciuta ammissibile.

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