Un collettivo di architetti francesi ha presentato un progetto di restauro green della cattedrale colpita dall'incendio dello scorso 15 aprile.
Piante e alberi visibili attraverso i pannelli in vetro della serra, un apiario al posto della guglia centrale: così lo Studio NAB reinventa Notre Dame
(Rinnovabili.it) – Ricostruire il tetto di Notre Dame come una grande serra verde aperta al pubblico per progetti educativi e d’inclusione sociale: la proposta arriva dallo Studio NAB, un collettivo di architetti francesi, che ha pubblicato la bozza del proprio progetto sul sito Designboom.
Il progetto (denominato “Notre Dame de Paris in green for all of us”) immagina di trasformare il sottotetto della cattedrale (il punto in cui si sarebbe originato il rogo dello scorso 15 aprile) in un luogo in cui far interagire conservazione e storia con le problematiche sociali e le sfide ecologiche fronteggiate dalla società contemporanea.
Il tetto di Notre Dame verrebbe ricostruito come una grande serra didattica trasparente: al suo interno sarebbe possibile ospitare progetti di reinserimento professionale rivolti ai meno abbienti che potrebbero imparare tecniche di agricoltura urbana, orticoltura e permacultura. Allo stesso tempo, gli spazi della serra potrebbero ospitare laboratori didattici per i più piccoli promuovendo il contatto con la natura.
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Cuore del progetto è la ricostruzione della guglia centrale, bruciata e collassata durante l’incendio: la struttura, originariamente progettata da Eugene Violette-le-Duc, uno degli architetti più prolifici durante il revival gotico di metà ‘800, verrebbe riedificata in forma di apiario, con decine di alveari al proprio interno.
Particolare attenzione anche al recupero dei materiali originali: il progetto dello Studio NAB prevede di riusare i resti della struttura originaria del tetto in legno per realizzare i terrapieni della serra e gli altri strumenti utili alla gestione della stessa. La forma del tetto rispetterà la linea originale ma sarà composta di travi in acciaio dipinte di color oro che sosterranno i pannelli in vetro.
Un progetto visionario e di difficile realizzazione che mira però a rilanciare il confronto sul futuro restauro della cattedrale in cui possono rientrare anche le istanze più urgenti della nostra contemporaneità.
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