Da caserma a social housing, da fabbrica a vertical farm, le numerose possibilità della riconversione ecosostenibile, trasformando vecchie strutture inutilizzate in edifici ecoefficienti.
Non è un segreto che la cementificazione sia un problema serio, l’inarrestabile processo di crescita delle città è un chiaro sintomo di una situazione in bilico. Ma quanti edifici dismessi, fabbriche abbandonate, case in disuso ed aree industriali inutilizzate esistono al mondo? Così anziché scegliere di costruire un nuovo edificio perché non optare per la riqualificazione sostenibile di un edificio già esistente.
DA CASERMA A SOCIAL HOUSING – E’ quello che è stato fatto ad esempio nella Germania dell’Est, dove il gruppo di progettisti della LEG Thüringen, ha avviato la riconversione ecosostenibile delle oltre 800 ex-caserme, aeroporti e strutture militari sovietiche rimaste inutilizzate per decenni ed oggi trasformate in veri e propri laboratori virtuali per trasformare la solidità dei vecchi edifici, in case ecosostenibili.
Uno fra tutti il caso della riconversione ecosostenibile della caserma Barracks Schaala a Rudolstadt, oggi trasformata in un’abitazione sostenibile e social. Sfruttando lo spesso involucro esterno che caratterizza queste strutture ed aggiungendovi una serie di accorgimenti strategici, gli edifici riescono oggi a mantenere un microclima interno costante, dimezzando i consumi energetici.
Secondo un recente studio pubblicato dalla Preservation Green Lab del National Trust for Historic Preservation, gli edifici riqualificati sarebbero il 30% più efficienti degli edifici ricostruiti con le medesime dimensioni ex-novo. Accanto agli esempi tedeschi e di Chicago, molte altri casi di riconversione ecosostenibile hanno dimostrato la fattibilità di queste scelte, non ultimo il caso della duplice riqualificazione di un vasto complesso abbandonato in una serie di Case Passive.