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Riciclo in architettura, cocci di mattone per l’acustica perfetta

Sostenibile e multifunzionale, la tecnica del picado unisce materiali di recupero al cemento con risultati performanti da molteplici punti di vista

Riciclo in architettura, cocci di mattone per l’acustica perfetta

 

(Rinnovabili.it) – La tecnica l’ha già sperimentata altrove, tanto che le ha persino dato un nome: picado. Il copyright è dell’architetto Fernando Menis, di Tenerife, che si muove lungo la frontiera del riciclo in architettura usando cemento e comunissimi cocci di mattoni.

L’ultimo esempio del picado è la nuova, multifunzionale Concert Hall di Torun, in Polonia. La tecnica si adatta particolarmente bene sia al contesto che alla destinazione d’uso. Infatti il centro storico della cittadina polacca, dove si trova la struttura, è sotto tutela dell’UNESCO. La scelta di ricorrere ai mattoni frantumati ben si inserisce nel paesaggio urbano e non stona affatto di fronte alle facciate degli edifici storici della zona.

 

Riciclo in architettura, cocci di mattone per l’acustica perfettaAllo stesso tempo, oltre al lato prettamente storico-estetico, la tecnica di Menis garantisce eccellenti risultati in termini di resa acustica della struttura, particolare assolutamente non secondario per il lavoro svolto sulla sala concerti di Torun. Il picado – di base cemento mescolato con grandi quantità di altri materiali di recupero – è stato certificato dal Building Research Institute polacco e spagnolo. È stato impiegato per la prima volta da Menis nel 2005, nel Magma Art & Congress di Tenerife.

L’insieme non può che impressionare il visitatore. Mentre l’esterno dell’edificio resta caratterizzato da una geometria sostanzialmente anonima, il discorso cambia del tutto quando si accede all’interno. Qui Menis ha utilizzato estesamente il picado preferendo forme fluide, cui la tecnica si presta, che danno l’impressione di trovarsi all’interno di una caverna. Considerato l’ampio ventaglio di soluzioni rese disponibili dalla tecnica di Menis, diventa quasi superfluo sottolineare che un uso così intensivo di materiali di recupero, soprattutto per opere di grandi proporzioni, rappresenta a tutti gli effetti un ottimo esempio di riciclo in architettura.

“Grazie ai suoi soffitti dinamici, l’edificio può essere a tutti gli effetti calibrato per assorbire efficacemente le onde acustiche di performance sinfoniche, musica da camera, spettacoli di teatro, opera – ha commentato l’architetto – La hall può anche essere adattata per differenti capacità, restringendola o espandendola come una spugna”.