(Rinnovabili.it) – Ve lo immaginate il riciclo dell’auto con la stampante 3D? Non c’è bisogno, perché è già una realtà. L’ha inventata la Local Motors, azienda di Phoenix, in Arizona, che ha stampato dal vivo in 44 ore un’intera vettura all’International Manufacturing Technology Show (IMTS). L’azienda ha in programma di aprire 50 microfabbriche in tutto il mondo nel corso dei prossimi 5 anni, per entrare stabilmente nel business della stampa 3D per la produzione di automobili.
La società si prepara a lanciare sul mercato veicoli stampati già questo autunno. Intorno a questa attività ruotano specialisti e designer, che rendono il CEO Justin Fishkin piuttosto ambizioso: il suo obiettivo è svelare 3-4 progetti di auto prodotte con stampante 3D ogni trimestre a partire dal prossimo anno.
L’idea è che il cliente potrà scegliere la carrozzeria preferita e il colore, il tipo di motorizzazione (gas, elettricità, diesel…) e gli pneumatici. Una volta customizzata la propria auto, preme un bottone e inizia la stampa.
Ma la vera novità è che questi mezzi saranno completamente riciclabili e modificabili a piacere. Nel caso di ammaccature o usura, basterà rimuovere il pezzo da sostituire, ridurlo a materia prima e stamparlo nuovamente.
«Il riciclo dell’auto è un aspetto fondamentale del progetto – ha spiegato Fishkin – l’auto è paragonabile a un hardware aggiornabile. Basta portarla in una delle micro fabbriche che sorgeranno, e noi provvederemo a smontare i componenti (oggi in tutto sono 49), riutilizzandoli per il novo pezzo della vostra auto o per quella di qualcun altro».
Anche il processo di produzione dovrebbe subire una decisa accelerazione, con dimezzamento dei tempi. Entro 12 mesi Fishkin prevede che la stampa non impiegherà più di 12 ore, cui vanno sommate 4-5 ore di assemblaggio. Oltre alla fibra di carbonio, verranno utilizzati materiali come il grafene o metalli. Sono in corso contatti tra Fishkin e il più grande produttore di grafene coreano. Verranno condotte ricerche sulla possibilità della sua estrusione, che ne prevede la miscelazione con materiali termoplastici.