(Rinnovabili.it) – Basta dire realtà aumentata integrata in una tecnologia indossabile e il pensiero va immediatamente ai Google Glass. Ma quello commerciale di massa non è l’unico ambito in cui queste innovazioni possono trovare un’utile applicazione, e forse nemmeno il più promettente. Gli stessi sviluppatori di Mountain View sembrano aver definitivamente abbandonato il progetto di inondare il mercato con i loro occhiali smart per dedicarsi a un prodotto pensato specificamente per le aziende.
Ma qui la concorrenza c’è e si fa sentire. La compagnia californiana Daqri, specializzata nello sviluppo di interfacce uomo-macchina, ha creato un “casco smart” che può rivoluzionare il lavoro di architetti, ingegneri e operai sul cantiere e non solo. L’obiettivo di Daqri è connettere chi lavora con l’ambiente in cui si trova fornendo informazioni contestualmente rilevanti in tempo reale.
Il “casco smart” sfrutta il potenziale dato dalla realtà aumentata in combinazione con la tecnologia 4D. Grazie ai microprocessori integrati, l’elmetto è in grado di interagire con l’individuo senza fare ricorso a GPS, bluetooth o wi-fi. Caratteristica che lo rende versatile e adatto anche agli ambienti di lavoro più estremi e isolati.
Un sistema di visualizzazione 3D restituisce una rappresentazione virtuale del mondo reale, che si trasforma appunto in realtà aumentata quando si sovrappongono altre informazioni. Attraverso i sensori di cui è dotato, il casco “legge” l’ambiente circostante e lo “mappa”. È in grado, cioè, di disegnare una mappa completa dell’ambiente circostante (e degli edifici in costruzione, nel caso di un cantiere) e di registrare i cambiamenti durante il tempo. Chi lo indossa quindi può visualizzare uno “storico” dei lavori, dall’inizio al risultato finale passando per la sovrapposizione dei rendering 3D del progetto in corso d’opera.
Inoltre il casco smart è dotato di una camera per la visione termica, un dispositivo per visualizzare i campi elettromagnetici, oltre a microfono e videocamera che permettono di trasferire in digitale e condividere all’istante misurazioni e qualsiasi altro tipo di dati analogici.