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RAEE, sui piccoli elettrodomestici arriva “l’uno-contro-zero”

RAEE, sui piccoli elettrodomestici arriva "l'uno-contro-zero"

 

(Rinnovabili.it) – Dopo “l’uno-contro-uno” arriva “l’uno-contro-zero”. Con una tempistica quasi sorprendente, l’Italia ha approvato stamane in Consiglio dei Ministri, il decreto che recepisce la normativa europea sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) prima della data ultima imposta da Bruxelles. Il provvedimento introduce grandi novità nella normativa italiane sull’e-waste a partire dalla semplificazione delle modalità di smaltimento. Dall’entrata in vigore del decreto, infatti sarà possibile disfarsi dei piccoli elettrodomestici, come una lampada o un telefonino, semplicemente portandolo in un grande negozio (con una superficie di vendita di oltre 400 mq); i gestori dell’esercizio commerciale provvederanno quindi a smaltirlo gratuitamente e senza il bisogno che si acquisti un nuovo prodotto analogo (uno-contro-zero). “Ciò – sottolinea dell’ambiente Gian Luca Galletti, commentando l’approvazione di un decreto – renderà molto più semplice la raccolta e ed il recupero dei materiali delle apparecchiature e più agevole per i cittadini un comportamento ambientalmente corretto e virtuoso”.

 

Inoltre il decreto unifica in un unico corpo normativo quasi tutte le disposizioni in materia di RAEE ed estende gli effetti delle disposizioni a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche compresi i moduli fotovoltaici. Con il recepimento della norma europea vengono anche innalzati gli obiettivi di raccolta, di recupero e di riciclaggio dei rifiuti elettronici; “si passa da un obiettivo annuale di raccolta stabilito in i 4 kilogrammi per abitante, a due nuovi obiettivi da raggiungere nel 2016 e nel 2019, pari rispettivamente al 45 % ed al 65% , calcolato sul peso totale dei RAEE raccolti in relazione alla media delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato di nei tre anni precedenti”.

Come spiega ReMedia in una nota stampa, il testo prevede infine il rafforzamento dei criteri di qualità dei Sistemi Collettivi, “un punto fondamentale per assicurare elevati standard di riciclo e sicurezza nella fase operativa di trattamento dei rifiuti tecnologici”.

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