(Rinnovabili.it) – Un provvedimento necessario sul fronte ambientale e atteso da tempo, quello che finalmente vede la luce con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Parliamo del Decreto Ministeriale 26 maggio 2016, riportante le Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. A darne l’annuncio è lo stesso ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, con una nota stampa.
Il nuovo regolamento disciplina per la prima volta in maniera univoca la metodologia con cui calcolare la percentuale dei rifiuti urbani e assimilati raggiunta in ciascun comune attraverso la differenziata. L’obiettivo è quello di uniformare, sull’intero territorio nazionale indirizzi e criteri fino a ieri troppo uniformi.
Il decreto ministeriale, che attua l’articolo 32 del Collegato Ambientale, permetterà in questo modo un reale confronto dei risultati tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale e tra i Comuni, calibrando i tributi comunali a seconda dei livelli di raccolta raggiunti e certificati dalle Regioni. “L’Italia della raccolta differenziata – afferma Galletti – viaggia ancora a diverse velocità, anche a causa della confusione generata da strumenti di calcolo differenti da una Regione all’altra, cui segue un’ovvia difficoltà nel rendere omogenea l’applicazione del tributo. Queste linee guida nazionali sono funzionali a portare tutto il nostro Paese verso l’economia circolare, adeguandolo agli standard europei di differenziata e superando la realtà delle discariche in cui purtroppo va ancora gran parte dei rifiuti nazionali”.
Le regioni dovranno far proprie le linee guida che introducono alcune novità rispetto al passato. A partire dalla possibilità di conteggiare il compostaggio domestico e la frazione verde proveniente dalla manutenzione di giardini e parchi nella raccolta differenziata e di considerare nel calcolo tutti i rifiuti che sono conferiti nei centri di raccolta comunali: ciò, è specificato nel testo, potrà avvenire solo nei comuni che abbiano con proprio atto disciplinato questa attività, garantendo dunque la tracciabilità e il controllo. Al computo della percentuale di raccolta differenziata non sono applicate correzioni di tipo demografico in quanto la percentuale di raccolta differenziata è calcolata come rapporto tra quantitativi di rifiuti raccolti e quantitativi totali di RU prodotti.