(Rinnovabili.it) – Quanto sono “verdi” le parrocchie italiane? Per sapere la risposta bisognerà attendere la conclusione del progetto di ricerca universitaria Chiesaecologica, nato con l’obiettivo di capire concretamente il rating di sostenibilità ecologica dei luoghi di culto cattolici nel Belpaese.
L’iniziativa, sostenuta dalla Pastorale universitaria del Vicariato di Roma, è frutto della collaborazione tra il Cesab, il Centro di ricerche in scienze ambientali e biotecnologie, l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma e il Corso di laurea in Scienze delle comunicazioni dell’Università Lumsa. L’obiettivo è quello di analizzare l’approccio ai temi dell’ecologia, umana e naturale, e, in generale, della sostenibilità ambientale, da parte dei parroci e del mondo cattolico che ruota attorno alle chiese italiane. Il progetto entrerà nel vivo direttamente nei prossimi giorni, quando i primi gruppi di rilevatori – ricercatori della Lumsa e di Steadfast Foundation – intervisteranno i parroci romani – con la prospettiva è quella di allargare l’iniziativa anche in altre diocesi italiane – lavorando all’interno del neo costituito Oceis, l’Osservatorio comunicazione energia e innovazione.
“E’ un’attività di ricerca che a questo livello non è stata ma realizzata in Italia e nel mondo – ha detto il professor Ercole Amato, presidente del Cesab – Non ci concentreremo solo sulle parrocchie ma anche sui centri della sanità religiosa, sulle scuole cattoliche, sulle case per ferie e sui centri di aggregazione. Chiederemo ai parroci quale attenzione ripongono alle tematiche ambientali durante il loro apostolato, e quale approccio abbiano le comunità parrocchiali rispetto all’ambiente e all’ecologia. Siamo convinti che questa fase di studio – sia comunicativo sia pratico, svolta direttamente nella struttura ecclesiastica – fornirà una fotografia molto chiara sul rapporto tra Chiesa e ambiente”.