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Arriva Arianna, il vaso per monitorare la qualità dell’aria

Arianna permetterà di avere a disposizione dei dati costantemente aggiornati sulla qualità dell'aria delle zone urbane, attraverso cui poter creare delle mappe consultabili grazie alle quali individuare le aree più a rischio.

Qualità dell'aria
Credits: Glenn Carstens-Peters da Pixabay

Alimentato con un panello solare, il vaso nasce con lo scopo di creare una community di persone attive sui temi della qualità dell’aria.

 

(Rinnovabili.it) – Un gruppo di ingegneri e designer del Politecnico di Milano ha terminato l’implementazione di Arianna, un vaso ad alta tecnologia che permette di verificare la qualità dell’aria, misurando i livelli di inquinamento delle città e inviando i dati raccolti tramite il wifi di casa.

 

Obiettivo del progetto dei ricercatori del Polimi, la cui realizzazione è stata possibile grazie ad una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, è creare una comunità in rete di cittadini consapevoli che, insieme e con l’aiuto della tecnologia, agiscono concretamente contro l’inquinamento urbano e per una migliore qualità dell’aria.

 

Raggiunti da Agi, i ricercatori hanno dichiarato che “a Milano c’è una sensibilità forte da parte dei cittadini che vogliono attivarsi per risolvere i problemi. E allora, abbiamo pensato, diamogli strumenti per partecipare”. Così hanno creato la community Milano Aria Pulita, che conta circa un migliaio di persone, e iniziato a distribuire Arianna tra i volontari: “è qualcosa che abbiamo desiderato così tanto da dargli un nome di persona”, hanno aggiunto.

 

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Il vaso Arianna aspira l’aria tramite degli appositi fori, il cui funzionamento è garantito da un piccolo pannello solare che garantisce la completa autonomia dello strumento: posizionato sui balconi della città, permetterà di avere a disposizione dei dati costantemente aggiornati sulla qualità dell’aria delle zone urbane, dati attraverso cui poter creare delle mappe consultabili grazie alle quali individuare le aree più a rischio.

 

A marzo di quest’anno, infatti, la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per la ripetuta violazione dei limiti annuali di biossido di azoto (NO2) nell’aria delle città previsti dalla Direttiva 2008/50/CE. Le aree soggette a sforamento dei limiti di NO2 sono state proprio grandi città come Milano, Torino e Roma e centri più piccoli come per esempio Catania, Campobasso, Genova e aree come la Pianura Lombarda e la Costa Toscana. Secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), proprio l’Italia è ai vertici della classifica della maggiore mortalità dovuto all’inquinamento dell’aria, con 90 mila morti premature all’anno sulle 487.600 del continente. Con oltre 1.300 decessi per milione di abitanti, restiamo al di sopra della media europea, che si ferma a 820.

 

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Il progetto Arianna è stato realizzato con la collaborazione e il sostegno di Banca cooperativa di Milano che, per ogni vaso ordinato dai sostenitori, ne consegnerà un altro ad una scuola o a una associazione del territorio della Città Metropolitana lombarda, con l’obiettivo di sensibilizzare le famiglie e i più giovani ai temi della cittadinanza attiva, della qualità dell’aria della lotta contro l’inquinamento atmosferico.