(Rinnovabili.it) – Ha ricevuto l’approvazione definitiva dalle autorità australiane uno degli ultimi progetti seguiti da Zaha Hadid, l’archistar irachena con passaporto britannico scomparsa prematuramente pochi mesi fa. Si tratta di una torre ad uso misto che sorgerà a Melbourne, nel distretto degli affari su Collins street. Un progetto esempio di greenbuilding, come molte altre opere realizzate nella sua carriera da Hadid: consumerà il 50 per cento in meno di energia rispetto a un edificio tradizionale della stessa categoria.
La caratteristica facciata, che è stata definita dallo stesso studio di Hadid come una “serie di vasi impilati”, oltre ai pregi architettonici ha un’importante funzione per quanto riguarda gli obiettivi di risparmio energetico dell’edificio. Infatti è disegnata in modo tale da ridurre e regolare accuratamente il guadagno di calore, che nell’arco di vita utile della torre contribuirà ad abbassare notevolmente le emissioni.
Completano il quadro in materia di efficienza energetica vetrate altamente performanti, il sistema di raffrescamento centralizzato e l’illuminazione ad alta efficienza, e il sistema di riciclo e riuso delle acque reflue. Tutti elementi che contribuiscono anche a ridurre il consumo di risorse.
Da sottolineare anche le modalità con cui questa torre, alta 178 metri con 54 piani per un totale di 420 tra appartamenti, uffici e spazi pubblici, si inserisce all’interno del tessuto urbano di Melbourne, ritenuta una tra le più vivibili città al mondo. Il quartiere in cui sarà realizzato il progetto di Zaha Hadid si trova in un’area caratterizzata da un’alta attenzione per la mobilità intelligente. Per questo il progetto prevede la creazione di una nuova direttrice pedonale che colleghi due assi viari che lambiscono l’isolato e permetta di migliorare la circolazione. Inoltre, la torre sarà dotata di un parcheggio da 350 posti per le biciclette, aree dedicate alle auto elettriche e altre zone riservate alle auto in condivisione.