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Progettazione passiva di lusso per la capitale del gioco d’azzardo

Vegas Extreme: progettazione passiva e vertical farm(Rinnovabili.it) – Anche il lusso sfrenato della celebre Strip di Las Vegas vorrebbe aggiudicarsi il “green-factor”, unendo in un unico estremo progetto realizzato con container riciclati, la coltivazione di cibo biologico, la progettazione passiva e la produzione di energia rinnovabile.

 

Con il nome di “Vegas Extreme”, il nuovo parco dedicato agli sport estremi dovrebbe aprire i battenti entro la fine del prossimo anno, attirando all’intero dei suoi 42 ettari, curiosi ed amanti di ogni genere di disciplina sportiva, dalla motocross, allo skatepark e addirittura il surf e le moto d’acqua, attività solitamente impensabili in un deserto.

 

Il progetto è firmato dal team di Los Angeles M-Rad che ha deciso di investire tanto nell’estetica quanto nell’efficienza, immaginando una struttura realizzata secondo i criteri della progettazione passiva ed alimentata quasi esclusivamente dall’energia rinnovabile prodotta nell’adiacente campo fotovoltaico.

Tre torri realizzate con container navali riciclati, saranno il simbolo del parco Vegas Extreme, portando all’interno del progetto una vertical farm dove verrà coltivato il cibo biologico, lussuosi hotel realizzati secondo i criteri di progettazione passiva e ventilazione naturale, alimentati da energia solare ed eolica, arrivando a coprire  l’80% del fabbisogno energetico totale dell’edificio.

Con un costo approssimativo di circa 50 mln di dollari, il progetto Vegas Extreme commissionato dall’australiano Joshua Kearney è oggi alla ricerca di tutti i finanziamenti necessari per dare inizio ai lavori.

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