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Il primo centro commerciale green d’Italia certificato BREEAM

Il primo centro commerciale green d’Italia certificato BREEAM(Rinnovabili.it) – E’ stato inaugurato ieri “Nave de Vero” il primo centro commerciale green d’Italia ad essere stato certificato secondo i rigidi standard BREEAM.

 

Il BRE Environmental Assessment Method/Europe Commercial 2009-Retail, BREEAM è uno dei più esigenti protocolli internazionale di certificazione ambientale che stabilisce lo standard di bioedilizia di più alta qualità, dimostrandosi a tutti gli effetti uno dei criteri più utilizzati per la valutazione delle performance ambientali delle costruzione, sia in fase di realizzazione che rispetto agli effettivi consumi idrici ed energetici del suo funzionamento quotidiano e del suo impatto ambientale, inteso come uso efficiente delle risorse, riduzione dei consumi energetici e utilizzo di energie rinnovabili, ecologia del sito, corretta gestione dei rifiuti,…).

Il progetto del nuovo centro commerciale green è firmato da Tecnostudio, sulla base del progetto preliminare dello studio “Milanese&Modena” di Mestre e si distingue per la scelta di materiali all’avanguardia e di prima qualità, il tutto ovviamente nell’ottica di un ridotto impatto ambientale e di ottime prestazioni energetiche a vantaggio non solo dei futuri fruitori, ma dell’intera comunità urbana circostante.

Tra le scelte costruttive adottate a garanzia della sostenibilità ambientale e che gli hanno valso la classe energetica A+, la scelta di una ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore ad alto rendimento, l’impiego di una vasca per il recupero dell’acqua piovana, un impianto fotovoltaico e pavimentazioni permeabili fotocatalitiche in grado di assorbire l’inquinamento presente nell’aria.

Sia per l’efficienza che per l’estetica del centro commerciale green “Nave de Vero”, la luce naturale rappresenta uno degli elementi centrali del progetto. Per completare la riqualificazione del sito in cui si inserisce il centro commerciale green, i progettisti si sono occupati anche della riprogettazione delle infrastrutture e della mobilità circostante.

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