(Rinnovabili.it) – Dopo i numerosi slittamenti della data, oggi inizia la rivoluzione nell’attestato di prestazione energetica degli edifici, che segna il passaggio da un sistema di calcolo regionale ad una metodologia identica in tutta Italia, che rende possibile la comparazione tra le prestazioni e la classe di edifici in regioni differenti e supera la frammentazione legislativa delle norme vigenti.
Le novità del nuovo attestato di prestazione energetica degli edifici
- Le classi energetiche sono 10: nel vecchio sistema le 7 lettere da A a G indicavano il livello di efficienza e sostenibilità dell’edificio, nel nuovo si parte dalla classe A4, la migliore, poi A3, A2, A, B, C, D, E, F, fino alla G, che rimane la peggiore.
- L’attestato è semplificato ed identico su tutto il territorio nazionale, con una metodologia di calcolo omogenea che confronta la struttura con un edificio di riferimento.
- La prestazione energetica viene espressa con due dati: l’energia primaria totale – come nella vecchia APE – e l’energia primaria non rinnovabile.
- L’indice di prestazione energetica globale determina la classe dell’edificio, espressa in energia primaria non rinnovabile.
- Il nuovo attestato di prestazione energetica indica le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata, oltre ai consumi per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo, calcolati in base alle caratteristiche dell’involucro e all’efficienza degli impianti.
- Gli interventi per il miglioramento della prestazione dell’edificio sono divisi in due categorie: le ristrutturazioni generiche e gli interventi specifici per la riqualificazione energetica dell’involucro.
- Il nuovo APE contiene uno schema di annuncio che riporta gli indici di prestazione energetica parziale, per uniformare tutte le informazioni che interessano l’acquirente al momento della scelta dell’abitazione più green da acquistare. Per rendere immediata l’individuazione della convenienza dell’investimento delle emoticon, simboli che esprimono approvazione o critica, sono associate alla lettera che esprime la classe dell’edificio.
Nel nuovo sistema per redigere gli attestati di certificazione energetica degli edifici il calcolo è suddiviso in due fasi distinte: la prima fase va a quantificare le prestazioni di un edificio di riferimento – del tutto identico a quello da analizzare ma con le dotazioni impiantistiche previste dal Decreto -. Nella seconda fase invece si calcolano le prestazioni dell’edificio reale e dalla comparazione tra i due dati si ottiene la classe energetica che segna il grado di sostenibilità e convenienza dell’acquisto.