(Rinnovabili.it) – “Una nuova governance per attuare gli obiettivi del piano regionale, per un servizio più efficiente che premia chi produce meno rifiuti e differenzia di più”. Così l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, annuncia la nuova legge sul governo della gestione dei rifiuti. Il provvedimento – che ha ottenuto questa mattina l’approvazione del Consiglio regionale – nasce con l’obiettivo di semplificare e omogeneizzare le diverse leggi esistenti in materia rifiuti. Ma al centro della nuova disciplina c’è soprattutto l’intento di creare un sistema focalizzato sui principi di razionalizzazione, di maggiore efficienza e di riduzione dei costi.
“Si tratta di un grande risultato, raggiunto grazie al lavoro di anni e al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, in primo luogo i sindaci e le associazioni ambientaliste – spiega Valmaggia – Finalmente il Piemonte avrà un sistema univoco di gestione degli impianti a tecnologia complessa e delle singole discariche”.
Cosa prevede la nuova legge rifiuti del Piemonte?
Nel dettaglio la legge prevede la fusione degli attuali 21 Consorzi di bacino in 9 nuovi “Consorzi di area vasta” che dovranno suddividere il proprio territorio di riferimento in zone territoriali omogenee funzionali allo svolgimento dei servizi; ai sindaci andrà il compito di provvedere alle funzioni inerenti la prevenzione della produzione dei rifiuti urbani, la riduzione, la raccolta differenziata e il trasporto. Lo scopo principale di ogni singolo Consorzio di area vasta è quello di raggiungere gli obiettivi prefissati nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani: entro il 2018 una produzione annua di rifiuto indifferenziato non superiore a 190 chilogrammi per abitante ed i 159 chilogrammi pro-capite entro il 2020.
Inoltre, il provvedimento introduce il tributo speciale per il deposito in discarica, riconducendo in capo alla Regione le competenze relative alla riscossione. La tassa verrà determinata tenendo conto delle premialità da assegnare ai Consorzi virtuosi che conferiranno meno rifiuti in discarica e promuoveranno la riduzione degli stessi a livello generale. Al contrario, sono previste sanzioni amministrative in caso i singoli Consorzi di area vasta non raggiungano gli obiettivi previsti dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti urbani.