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Che piastrelle di…cacca!

Grazie agli escrementi colorati delle lumache, alimentate da una dieta a base di carta colorata, un designer olandese ha prodotto delle inimitabili piastrelle biologiche per pavimenti.

3-Piastrelle biologiche da escrementi colorati(Rinnovabili.it) – Piastrelle di “cacca”! E non si tratta di un insulto nei confronti di un tipo di piastrelle di scarso gusto, ma dell’originale ricerca del designer Lieske Schreuder, che ha saputo produrre mattonelle biologiche per pavimenti utilizzando unicamente gli escrementi delle lumache alimentate a cartone colorato.

 

Come avviene nella maggior parte delle scoperte, tutto è avvenuto per caso. Osservando alcune lumache nel suo giardino, Shreuder si è accorto del loro particolare interesse nei confronti di carte e cartone. Domandandosi cosa sarebbe potuto accadere sostituendo ai classici fogli bianchi, del cartoncino colorato, l’illuminato designer olandese decise di comprare centinaia di lumache da allevamento per dare il via all’esperimento.

 

“Il risultato è stato sorprendente – afferma Shreuder – quando le lumache mangiano carta colorata, anche i loro escrementi sono altrettanto colorati!”.

 

2-Piastrelle biologiche da escrementi coloratiLa struttura corporea delle lumache infatti non consente al pigmento di essere assorbito dall’organismo, mantenendo inalterato il colore fino alla fine del ciclo digestivo.

A questo punto Shreuder raccoglie gli escrementi colorati, li inserisce in uno speciale macchinario inventato da lui stesso per macinarli, impastarli e mescolarli, e dopo averli compattati produce delle originali piastrelle texturizzate per pavimenti dello stesso colore del cartone mangiato dalle lumache.

 

Si tratta a tutti gli effetti di piastrelle biologiche coloratissime, alle quali si è poi aggiunta la produzione di un “tappeto” tessuto con fili di escrementi colorati ovviamente preimpastati dallo0 speciale macchinario.

Il progetto è una delle 57 idee che combinano la biologia con l’arte, l’architettura e il design, parte integrante della mostra Biodesign, in scena fino al 5 gennaio 2014 presso The New Institute  di Rotterdam.