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Friuli Venezia Giulia: pronto nuovo piano regionale amianto

Nuove linee guida per la microraccolta comunale, un archivio digitale e un laboratorio specializzato nella valutazione delle fibre disperse in aria. Così la Regione rinnova la lotta all'asbesto

piano regionale amianto
Foto di MetsikGarden da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Bonifiche e prevenzione. Queste le due direttive lungo cui si snoderà in nuovo Piano regionale amianto del Friuli Venezia Giulia. Ad annunciarlo è l’assessore all’ambiente Sara Vito in occasione della 7^ Conferenza regionale amianto di Monfalcone.

“La Regione sta lavorando con grande determinazione per dare risposte concrete al problema dell’amianto, adottando un approccio innovativo e trasversale che dà importanza sia agli aspetti sanitari sia a quelli della prevenzione, ovvero alle bonifiche, allo smaltimento e alla rimozione dell’amianto”, ha spiegato l’assessore. “Le azioni che andremo ad attuare saranno contenute in modo organico nel nuovo piano regionale amianto che verrà adottato entro la fine di questa legislatura. Questo documento, in parte già operativo, tiene conto delle più recenti iniziative a livello nazionale e considera sia gli aspetti ambientali sia quelli sanitari ed informativi”.

Il Piano completerà e digitalizzerà la mappatura delle superfici con asbesto a partire dall’edilizia pubblica. A tal fine, le pubbliche amministrazioni saranno dotate di strumenti informatici, come la piattaforma Aram (Archivio regionale amianto) che permetterà di evidenziare in dettaglio le aree contaminate e quelle già bonificate. All’interno dell’Archivio ogni particella censita sarà abbinato ad un indice di degrado della struttura tramite il quale sarà possibile pianificare gli interventi di bonifica nelle aree a maggior rischio.

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Il Piano introdurrà anche delle linee guida per la microraccolta dell’amianto da parte dei Comuni e per lo smaltimento in proprio. Come ricordato da Vito, la Regione ha già messo a disposizione 1,3 milioni di euro come contributi alla bonifica e rimozione del materiale di cui oggi sono beneficiari cittadini, imprese ed enti locali. Sono previste in aggiunta anche attività di formazione dirette agli operatori e di informazione rivolte soprattutto alla popolazione e specifiche norme per il potenziamento delle attività di Arpa.

Quest’ultima che, intervenendo alla due giorni di Monfalcone, ha presentato i dati dei monitoraggi ambientali in aria effettuati negli ultimi due anni in alcune zone con presenza di numerose coperture in cemento amianto.

I rilievi fanno emergere una situazione del tutto rassicurante: tutti i campioni analizzati presentano concentrazioni di fibre ampiamente inferiori al limite di riferimento di 2 fibre/litro. Ma per migliorare l’attività di monitoraggio, il Piano regionale prevede la costituzione di un laboratorio ad hoc specializzato nella valutazione delle fibre disperse in aria.