La compagnia mineraria Anglo American testa i pannelli solari galleggiati come sistema per ridurre i consumi idrici ed emissioni
(Rinnovabili.it) – Installare pannelli solari galleggianti su dighe o bacini artificiali è uno dei migliori modi per portare avanti la transizione energetica senza occupare suolo. Non solo. L’accoppiata acqua-fotovoltaico è in grado di creare una sorta di simbiosi artificiale dove entrambi gli elementi beneficiano della presenza dell’altro: l’acqua aiuta i moduli a non surriscaldarsi e il pannello ne diminuisce l’evaporazione. Ed è proprio in virtù di questo doppio vantaggio che tale soluzione tecnologica è stata scelta da uno dei big del settore minerario. Parliamo della Anglo American che sta testando, presso la miniera cilena di Los Bronces, un’isola sperimentale di pannelli solari galleggianti.
Il progetto si occuperà d’installare 256 moduli in silicio policristallino (da 330 W ciscuno) sulla superficie dello stagno “Las Tortolas”; si tratta del bacino di decantazione di Los Bronces impiegato per contenere gli sterili, ossia il materiale solido di scarto che rimane dopo la lavorazione del minerale. I pannelli coprono una superficie di circa 111 metri quadrati e oltre a produrre energia hanno il compito di fare ombra allo stagno, riducendo l’evaporazione dell’80%. In questo modo, spiegano i progettisti, la miniera sarebbe in grado di trattenere più acqua per le sue operazioni riducendo i consumi. La società prevede di generare in questo modo circa 150 MWh l’anno, alleggerendo – nello stesso tempo – di 58 tonnellate la propria impronta di carbonio.
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Il progetto è stato inaugurato lo scorso giovedì dal ministro minerario cileno Baldo Prokurica. “È un’ottima idea per la tracciabilità dell’industria mineraria e soprattutto per un uso più efficiente dell’acqua”, ha commentato il ministro, incoraggiando altre compagnie minerarie a seguirne l’esempio.
Un buen desafío para la industria que @AngloAmericanCL esta desarrollando de plantas solares flotantes sobre relaves. https://t.co/QBOnTI3m9I
— BALDO PROKURICA (@bprokurica) 15 marzo 2019
Nell’occasione i funzionari hanno rivelato che se il test dovesse produrre i risultati sperati, la soluzione verrebbe ampliata e replicata. Gli esperti suggeriscono che vi sono almeno 800 stagni in Cile adatti ad installare pannelli solari galleggianti. Inoltre, Prokurica ha anticipato che il proprio dicastero è in questi giorni al lavoro per redigere un piano per la sicurezza degli stagni minerari, che eviti incidenti come quello capitato recentemente alla miniera di ferro in Brasile.
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