I ricercatori hanno sviluppato dei nuovi pannelli più economici a partire da materiali rinnovabili, che offrono eccellenti prestazioni termiche
(Rinnovabili.it) – Meno costosi, con una buona efficienza termica e soprattutto ecologici. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, il team di ricercatori del progetto VIP4ALL ha messo a punto dei nuovi pannelli isolanti sottovuoto (VIP) prodotti a partire da minerali e sottoprodotti biologici rinnovabili. L’obiettivo è impiegarli nei progetti di ristrutturazione e riqualificazione a budget ridotto, proponendo un’alternativa valida e percorribile alle imprese – nella maggior parte dei casi di piccole e medie dimensioni – che conducono i lavori.
I nuovi pannelli hanno buone proprietà di isolamento termico e raggiungono un valore lambda di 7 mW/mK, nonostante abbiano uno spessore ridotto di circa un terzo in confronto ai tradizionali pannelli con camera d’aria. In totale l’ingombro varia dai 3 ai 4 cm. Merito anche di una sottile parete di incapsulamento esterna, tutta in sughero. Il nuovo strato dà anche altri vantaggi: ad esempio rende più semplice spostare e stoccare i pannelli perché garantisce più protezione dalle eventuali forature, che farebbero crollare le sue prestazioni termiche. Anche la resistenza al fuoco si attesta su valori alti, fattore centrale perché le imprese ottengano l’approvazione delle domande di costruzione.
Per sviluppare la parte interna dei pannelli, tutto il lavoro di progettazione per i diversi materiali nonché per le tecnologie di lavorazione è stato affrontato con la modellazione predittiva. “Per prima cosa il team ha creato una banca dati completa relativa alle caratteristiche delle materie prime – spiegano i ricercatori di VIP4ALL – Ciò ha portato all’identificazione di due promettenti sistemi per l’involucro e quattro composizioni ibride per la parte centrale. Le tecnologie di lavorazione della parte centrale sono state ottimizzate e molte formulazioni sono state preparate”. Il risultato, continuano dal team, sono dei pannelli “progettati per raggiungere delle conduttività termiche minime a pressioni interstiziali normali, confrontabili ai VIP in commercio per le applicazioni nell’edilizia, pur fornendo un isolamento termico superiore rispetto a qualsiasi altro materiale convenzionale presente nel mercato del settore”.
Il fattore costo è stato centrale nello sviluppo del progetto. Con la crisi, il settore delle costruzioni ha faticato a scegliere i VIP, più efficaci termicamente ma costosi, rispetto ai pannelli tradizionali che sono economicamente più abbordabili. Il team di ricercatori spera che “i prodotti finali forniscano un significativo contributo all’attuabilità e alla competitività della riqualificazione energetica nell’UE, una preoccupazione fondamentale che riguarda sia l’economia che l’ambiente”.