Oltre 100 leader di governo e scienziati da oggi al 31 novembre si riuniranno con l’obiettivo di preparare la documentazione scientifica per la COP 21 di Parigi
(Rinnovabili.it) – Il climate change può determinare possono impatti “gravi, diffusi e irreversibili” sulla società umana e la natura. Le Nazioni Unite sono pronte a ribadire tale concetto con ancor più enfasi nelle pagine dell’ultimo rapporto stilato in tema di cambiamenti climatici. La relazione che dovrebbe essere resa pubblica il prossimo 2 novembre passerà per le mani di oltre 100 leader di governo e scienziati che da oggi al 31 novembre si riuniranno a Copenhagen con l’obiettivo di preparare la documentazione scientifica per la COP 21 di Parigi. “Il rapporto costituirà una guida per noi,” spiega il ministro dell’Ambiente peruviano Manuel Pulgar-Vidal, che ospiterà a Lima alla fine di quest’anno la prossima conferenza delle Parti dell’Unfccc.
In realtà il documento in questione è la sintesi elaborata da parte del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC), sulla base di tre relazioni scientifiche pubblicate da settembre 2013 ad oggi e rispetto alle quali l report non contiene nessuna novità in termine di contenuti. A cambiare sarà piuttosto la forma. L’incontro che si apre oggi in Danimarca avrà infatti l’obiettivo trovare un accordo per varare un documento sintetico, capace di contenere però tutte le informazioni più importanti sul tema.
Molti governi insistono affinché questo progetto di 32 pagine sia il più chiaro e sintetico possibile possibile di modo tale da essere compreso con facilità anche dal grande pubblico.
Certo è che la relazione è ancora un work-in-progress; tra gli oltre 2.000 commenti al testo da parte dei governi, l’Unione europea sostiene che si debba aggiungere che “tutte le regioni siano interessate, a prescindere dalla ricchezza”, mentre gli USA hanno chiesto chiarimenti sul significato di “irreversibile”. Jonathan Lynn, portavoce dell’IPCC, ha affermato che il vertice di Copenhagen avrà il compito di tener conto di tutte le osservazioni. Nel frattempo, per ricordare ai delegati la necessità di agire in fretta due artisti hanno posizionato nella piazza principale della capitale danese dodici grandi blocchi di ghiaccio, per un totale di 100 tonnellate, disposti come le ore su un quadrante di orologio. Il peso non è stato scelto a caso: corrisponde infatti alla quantità di ghiaccio che si scioglie ogni centesimo di secondo per colpa del riscaldamento globale. “Il progetto – spiegano gli artisti – è un serio promemoria su quello che sta avvenendo già oggi”. Non rimane che sperare che il messaggio colga nel segno.