L’iniziativa CircOILeconomy del CONOU ha fatto tappa alla sede bolognese del Gruppo Hera. Insieme alle principali realtà aderenti a Utilitalia, si è discusso di riciclo e pratiche ambientali per lo smaltimento e il riutilizzo di oli minerali usati
Prosegue il “road show” organizzato dal CONOU insieme a Utilitalia: tappa del CircOILeconomy è stata questa volta Bologna, dove insieme alle aziende di settore s’è discusso delle pratiche per la gestione degli oli usati
(Rinnovabili.it) – Il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, è a oggi punto di riferimento continentale nell’ambito delle buone prassi riferite al riciclo e al riuso di prodotti, in questo caso oli lubrificanti usati.
Per alzare ancora di più l’asticella dell’ambizione, il CONOU ha lanciato il CircOILeconomy, campagna itinerante che da due anni assieme a Confindustria favorisce l’incontro con le aziende. Obiettivo: far conoscere le norme e le pratiche per una corretta gestione degli oli lubrificanti. Il “road show” ha l’obiettivo di informare le realtà industriali ed incentivarne i corretti comportamenti ambientali, rendendole consapevoli di ciò che devono o non devono fare, a cominciare dallo stoccaggio a norma del rifiuto e dell’assoluto divieto di miscelazione.
L’ultima tappa della campagna è stata a Bologna, nella sede del Gruppo Hera. Qui, attraverso la collaborazione con Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), il Consorzio ha incontrato i rappresentanti di alcune delle principali società di servizi italiane. L’appuntamento ha offerto un importante momento di confronto sul tema della gestione dei lubrificanti esausti, uno dei rifiuti generati, ad esempio, dalle operazioni di manutenzione delle mezzi impiegati dalle multiutility.
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“Parafrasando un modo di dire popolare, il 2018, per il CONOU, è stato l’anno della chiusura del cerchio”, ha dichiarato il vice presidente Riccardo Piunti. “Mettendo in campo una rete di aziende concessionarie dinamiche, oltre a risorse e competenze qualificate, abbiamo portato a termine una raccolta di oli lubrificanti usati che ha toccato praticamente il 100% di quanto potenzialmente disponibile. Per questo la nostra priorità oggi è maggiormente orientata a incidere sulla qualità del rifiuto raccolto, così da rendere sempre più agevole, e redditizia per il Paese, la fase di rigenerazione e, nello stesso tempo, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Grazie alla preziosa collaborazione di Utilitalia, intendiamo sempre più ingaggiare fattivamente le multiutilitiy, grandi detentrici di oli lubrificanti usati soprattutto per le grandi flotte di mezzi di cui sono dotate, così da ribadire il principio secondo cui una corretta gestione di questo rifiuto pericoloso può determinare un vantaggio per il conto energetico che il nostro Paese deve pagare annualmente. Con CircOILeconomy, che il 26 novembre ha fatto tappa a Bologna, intendiamo condividere questa sensibilità, e incrementare il dialogo aperto con le aziende multiutility. Evitare la miscelazione impropria con altri rifiuti liquidi pericolosi deve essere obiettivo di tutti, sia per garantire il rispetto delle norme e leggi in materia che per rendere possibile la rigenerazione degli oli producendo nuove basi lubrificanti, garantendo un processo di ri-raffinazione efficiente e garantire una qualità della base rigenerata adeguata agli standard, sempre migliorati, richiesti per produrre oli lubrificanti nuovi”, ha concluso Piunti.
Iniziato a fine 2018, il road show di CircOILeconomy proseguirà nel biennio 2019/2020 facendo tappa presso le sedi territoriali di Confindustria. Le città finora toccate sono state quelle di Mestre, Brescia, Ancona, Cuneo, Bari, Ferrara e Bologna. Le prossime tappe saranno annunciate a breve direttamente sul sito internet ufficiale.
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