Piemonte, Umbria e Marche le tre Regioni italiane ad aver destinato la quota maggiore di finanziamenti europei all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili
In tal senso i 50 milioni di euro destinati dal Lazio alle piccole e medie imprese che vogliono investire sull’uso efficiente delle risorse energetiche e la produzione verde per il Lazio, costituiscono un vero e proprio record. Seguono Abruzzo con oltre 44 milioni di euro e Veneto con 39 milioni di euro. Sul fronte “normativo” invece, sono Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adigee Puglia le Regioni più virtuose, che si sono dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza energetica, uso di energia da fonti rinnovabili e certificazione energetica degli edifici.
“Quella dell’Italia a “energia pulita” – ha dichiarato Giovanni Tordi Amministratore Delegato di Officinae Verdi – è una mappa articolata e complessa, che è necessario monitorare perché ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di energia primaria risparmiata il gap che separa l’Italia dall’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020 e l’impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere l’opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei. Gli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica – ha aggiunto Tordi – possono far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica, con importanti possibilità di ricerca applicata: i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013, 19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280mila posti di lavoro (dati Servizio studi della Camera dei Deputati)”.