Trent’anni di battaglie burocratiche inconcluse per la famosa Lottizzazione Nathan, il complesso privato previsto in prossimità di Villa Adriana a Tivoli. La parola ai costruttori del Gruppo Impreme di Mezzaroma
Per la precisione sono trentatre anni, dal lontano 1981, che le aree limitrofe alla meravigliosa e storica Villa Adriana di Tivoli non trovano pace, tra continui rinvii burocratici, macchinazioni politiche ed azioni giudiziarie. Il contenzioso riguarda l’edificazione di un complesso privato collocato a 800 metri dalla Villa ed approvato dal Piano di Lottizzazione del Comune di Tivoli nei primi anni ’80, con una cubatura di circa 233.000 mc.
Nel frattempo nel 1999 Villa Adriana venne iscritta nel patrimonio mondiale dell’UNESCO aprendo un ulteriore dibattito sulla cosiddetta Buffer Zone, la “zona cuscinetto” appositamente creata dall’Unesco stessa per tutelare l’area limitrofa ai siti iscritti nell’Heritage List, all’interno della quale ricade la Lottizzazione Nathan.
Dovendosi confrontare con un sito di valore storico come quello di Villa Adriana è chiaro dunque che ogni tipo di decisione risulta tutt’altro che facile da affrontare, prevedendo una convivenza difficile di indubbio impatto, tuttavia è necessario sottolineare come ad oggi nessun mattone della ‘Residentia Tibur’, il progetto del Gruppo Impreme per la Lottizzazione Nathan, sia stato posato completando però tutte le opere di urbanizzazione a servizio della città di Tivoli.
IL PARADOSSO DEL RISPETTO DELLE REGOLE – Il problema è che nel frattempo all’interno della stessa Buffer Zone sono sorte innumerevoli costruzioni più o meno autorizzate dal Comune e con un notevole impatto sul contesto, sfiorando addirittura la possibilità di convertire una porzione di quest’area a pochi chilometri da Villa Adriana, in una delle nuove discariche per Roma (discarica di Corcolle).
“Il paradosso – ha sottolineato Barbara Mezzaroma – è che in tutti questi anni, pur in presenza di un diritto acquisito, il nostro gruppo non ha posato nemmeno un mattone, si è attenuto scrupolosamente a tutte le indicazioni delle autorità coinvolte e attende il via libera per iniziare lavori di un progetto che negli anni è stato molto modificato, non solo per ridurre al minimo l’impatto sul territorio, ma soprattutto per riqualificare una zona negli ultimi anni letteralmente deturpata. Noi, però, siamo accusati di essere i ‘cementificatori’! Nel frattempo all’interno della cosiddetta Buffer Zone, attorno a Villa Adriana sono sorte costruzioni di ogni tipo, molto più a ridosso del monumento rispetto a dove sorgeranno le nostre residenze“.
Dai 233.000 mc previsti dalle prime proposte si è arrivati oggi a circa 191.000 mc suddivisi in due fase costruttive, abbassando di un piano i blocchi residenziali. Il nuovo progetto prevede inoltre la realizzazione di un Belvedere orientato in direzione del sito storico e la creazione di alcune nuove vie d’accesso a Villa Adriana che andranno a potenziale le infrastrutture esistenti.
La trentennale vicenda della Lottizzazione Nathan si presta ad innumerevoli interpretazioni; uno degli errori dei costruttori del Gruppo Impreme è sicuramente stato quello di non intraprendere da subito un dialogo aperto con i media, come sottolineato anche da Barbara Mezzaroma in occasione della conferenza.
A separare la Lottizzazione Nathan dall’avvio dei lavori, rimane oggi solo l’attesa del rilascio del Permesso di Costruire da parte del Comune, il cui esito positivo o negativo è tristemente ed unicamente legato alle imminenti elezioni comunali.