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Oceanix, la città galleggiante che sfida l’aumento del livello dei mari

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Concepita come una metropoli marittima modulare, Oceanix city è stata ideata per dare alloggio a 10mila persone

(Rinnovabili.it) – Il Seasteading, il sogno di abitare l’oceano, continua ad essere alimentato da progetti e speranze. L’ultima, in ordine cronologico, è quella incarnata da Oceanix City: una comunità marittima in grado di aiutare popolazioni minacciate da eventi meteorologici estremi e dall’innalzamento del livello marino. L’idea arriva da una nuova partnership, sostenuta dall’ONU, a cui ha preso parte anche lo studio di architettura BIG. Bjarke Ingels, il fondatore di BIG, ha presentato il progetto in occasione della tavola rotonda sulle città galleggianti organizzata nel Palazzo di Vetro, a New York. Il concept riprende a piene mani tutti i dettami del seasteading, ossia modularità, sostenibilità, autosufficienza energetica e spirito di condivisione. E vi aggiunge qualcosa in più: la resilienza. La proposta di Oceanix City consiste in una serie di isole galleggianti esagonali raggruppate a formare villaggi di grandezza estendibile. Le unità di base sono pensate per crescere e adattarsi organicamente nel tempo – dai quartieri alle città – con la possibilità di essere ridimensionate quasi all’infinito.

 

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Ciascuno dei moduli sarebbe costruito a terra e poi rimorchiato in mare aperto e ancorato al fondale. Le isole in miniatura, spiegano i progettisti, sono state pensate soprattutto per le aree subtropicali e tropicali, quelle maggiormente a rischio di inondazioni, e disegnate in maniera tale da resistere anche a uragani di categoria cinque.

Ogni edificio sarebbe costruito con materiali a km zero, dando ampio spazio a legno e bambù. Nel concept di Oceanix sono anche incluse una serie di risorse energetiche rinnovabili, come turbine eoliche e idrauliche e pannelli solari. L’agricoltura e la produzione alimentare sarebbero ovviamente integrate incentrate a una politica di zero rifiuti.

 

“Il nostro obiettivo è garantire che le città galleggianti sostenibili siano accessibili e disponibili per tutte le aree costiere in difficoltà”, ha affermato Marc Collins Chen, co-fondatore di Oceanix. “Non dovrebbero diventare un privilegio dei ricchi”.

“L’idea che stiamo presentando qui non è quella di popolare il mare in futuro“, ha aggiunto Ingels. “Non sarà un mondo acquatico, ma semplicemente un’altra forma di habitat umano, un seme da far crescere”.

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