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Concessioni idroelettrico, la Valle d’Aosta anticipa la scadenza dei limiti

Concessioni idroelettrico,
Di Gian Mario Navillod – gian.mario.navillod.it/ru-marseiller/, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=88710688

(Rinnovabili.it) – La Valle d’Aosta anticipa di un anno la scadenza delle limitazioni alle domande per nuove subconcessioni in ambito idroelettrico.  Lo fa sapere in questi giorni la Giunta regionale che ha deciso di modificare le limitazioni al rilascio di nuove concessioni assunte con una delibera dello scorso ottobre 2015 in cui fissava al 31 dicembre 2017 il termine della moratoria sul rilascio delle nuove concessioni di derivazione ad uso idroelettrico.

Contro il provvedimento dell’amministrazione si era schierata l’Associazione italiana delle imprese idroelettriche che aveva presentato ricorso al Tribunale superiore delle acque pubbliche coinvolgendo anche l’Autorità Garante della libera concorrenza e del mercato. In seguito all’esposto il 22 gennaio scorso si è tenuto a Roma un incontro – richiesto dalla Regione – in cui sono stati forniti  tutti gli elementi tecnici richiesti a chiarimento della posizione regionale. In quella sede – spiega l’amministrazione – è stato riaffermato che le risorse idriche presenti sul territorio della Regione, in quanto esauribili, costituiscono un patrimonio di alto valore ambientale, culturale ed economico da tutelare e da utilizzare salvaguardando i diritti e le aspettative delle generazioni future.

“Ci sono stati fatti una serie di rilievi rispetto a quella delibera che in qualche modo voleva tutelare i comuni e le nostre partecipate, che voleva prevedere dal punto di vista ambientale questo prosegue della moratoria, secondo l’Antitrust era in contrasto con i principi di libera concorrenza” ha spiegato oggi in Giunta l’Assessore regionale alle Opere pubbliche, Mauro Baccega. Con la delibera però, la Giunta conferma la cosiddetta moratoria per le nuove domande di derivazione approvata con la deliberazione 1436/2015 sino all’approvazione del PTA e non oltre, comunque, al 31 dicembre 2016.

“Con la delibera – aggiunge Baccega – si conferma l’ampliamento del periodo di prelievo delle derivazioni esistenti utilizzate per altri scopi, in particolare quelli irrigui e si dà ai consorzi di miglioramento fondiario la possibilità di attivare iniziative nel campo idroelettrico che possano essere remunerative; inoltre, si possono  riattivare impianti esistenti che non necessitano di nuove opere e si dà  la possibilità di derivare direttamente dagli organi di scarico. Importanti sono l’introduzione del meccanismo di riscontro degli abusi finalizzato alla dichiarazione di decadenza della subconcessione e l’introduzione della clausola di esclusione della sanzione nel caso di supero delle portate di prelievo nel periodo di durata dell’istruttoria della domanda di potenziamento dell’impianto idroelettrico”.

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