(Rinnovabili.it) – E’ possibile trasformare un vecchio e fatiscente edificio costruito a Brooklyn nel 1920, in una vera “macchina dell’abitare ad altissima efficienza” certificata Passivhaus? Secondo il restyling della Tighthouse a Park Slope, Brooklyn, la risposta è certamente si.
Si tratta di un progetto avviato nel 2012 per ristrutturare una vecchia casa a schiera tipicamente newyorkese e trasformarla in un greenbuilding a bassissimo consumo energetico ed alte prestazioni, il primo della Grande Mela ad essersi aggiudicato la certificazione PassivHaus.
A firmare il progetto è l’architetto Julie Torres Moskovitz che, con il supporto dei progettisti eco-friendly di Fabrica718, ha rivoluzionato l’involucro esterno della Tighthouse, eliminando completamente il problema delle dispersioni termiche.
L’elevato isolamento termico, la sostituzione dei vecchi infissi con finestre a tripli vetri, l’eliminazione dei ponti termici e la scelta unicamente di luci al LED hanno permesso, di abbattere i consumi di oltre il 90% rispetto alle case tradizionali, mentre l’impianto fotovoltaico e quello solare termico collocati sul tetto assicurano la copertura totale dei consumi energetici e termici trasformandola in una vera passivhaus. A questi accorgimenti si aggiunge poi l’inserimento di ampie vetrate su entrambi i lati per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale.
Occupata da una famiglia di quattro persone, la Tighthouse ha permesso di spendere per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva circa 512 dolari in un anno, quasi un quinto della spesa minima solitamente sostenuta dai residenti di case simili a New York.