Grazie alla convenzione con il COOU, il capoluogo campano mette a disposizione della cittadinanza le isole ecologiche per smaltire gli oli usati
(Rinnovabili.it) – Aprono finalmente due nuove isole ecologiche nel Comune di Napoli, grazie al lavoro combinato del COOU – il Consorzio obbligatorio degli oli usati – e l’amministrazione. A partire da oggi, i cittadini napoletani potranno conferire gli oli lubrificanti esausti delle proprie automobili nei due centri di via Saverio Gatto e viale della Resistenza. A febbraio aprirà il terzo, in via Emilio Salgari.
«Mettiamo a disposizione dei cittadini un nuovo ulteriore servizio per la raccolta degli oli lubrificanti usati presso tre isole ecologiche – afferma il vice sindaco, Raffaele Del Giudice – in modo da captare anche la fascia dei cittadini del ‘fai da te’».
Tutto è nato dall’incontro fra il Consorzio e le autorità locali nell’ottobre scorso: allora, in occasione della tappa napoletana di “CircOLIamo” – la campagna itinerante di sensibilizzazione ambientale organizzata dal COOU – era stata annunciata l’imminente firma della convenzione per il ritiro gratuito dell’olio usato presso i centri di raccolta. I cittadini dovranno seguire una procedura semplice: trasportare l’olio lubrificante in un contenitore a chiusura ermetica e versarlo nel serbatoio apposito dopo aver presentato un documento d’identità all’addetto dell’isola ecologica.
Gli accorgimenti sono necessari perché l’olio lubrificante usato è un rifiuto pericoloso. Quattro chili di olio, il cambio di un’auto, se versati in acqua possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio. Se dispersi nel terreno possono raggiungere con grande facilità la falda acquifera sottostante, entrando nel ciclo biologico umano. Gran parte del lavoro per evitare queste contaminazioni è svolto dal COOU, che negli ultimi 30 anni ha perfezionato continuamente il sistema di raccolta: oggi recupera ormai la quasi totalità dell’olio usato raccoglibile, e ne destina il 90% al riciclo tramite rigenerazione.
«La piccola parte che sfugge ancora alla nostra raccolta – spiega il presidente del Consorzio, Paolo Tomasi – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’, e per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di centri di raccolta comunali adibiti anche al conferimento degli oli lubrificanti usati. L’accordo siglato con il Comune di Napoli va proprio in questa direzione, perché ora i cittadini potranno conferire questo rifiuto che sarà poi ritirato da una delle aziende di raccolta del COOU e tornerà a nuova vita attraverso la rigenerazione, con grandi vantaggi per l’ecosistema e per la bolletta petrolifera del nostro Paese».