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Mobilità elettrica, entro il 2030 serviranno 3 mln di stazioni di ricarica

Secondo l’analisi effettuata dall’European Federation for Transport and Environment, nell’arco dei prossimi 10 anni le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici dovranno passare dalle 185mila di oggi ad almeno 3 milioni. La chiave del futuro sviluppo è tutta nel New Deal Europeo

stazioni di ricarica
By Michael Movchin / Felix Müller, CC BY-SA 3.0, Link

Gli oltre 44 milioni di veicoli elettrici circolanti in EU entro il 2030 avranno bisogno secondo T&E di almeno 3 milioni di stazioni di ricarica

(Rinnovabili.it) – In fatto di mobilità sul strada, la tanto attesa “rivoluzione elettrica” potrà avvenire solo con una crescita in parallelo delle stazioni di ricarica. A ricordarlo è l’ong T&E che, in una nuova analisi, ha calcolato gli investimenti necessari nel prossimo decennio.

Nel dettaglio, per ricaricare i 44 milioni di veicoli elettrici circolanti in Europa stimati entro il 2030, secondo la Federazione serviranno almeno 3 milioni di e-charger. Ciò significa che il numero delle attuali stazioni di ricarica – calcolato da T&E in circa 185.000 – dovrà crescere di 15 volte nell’arco dei prossimi 10 anni.
Per finanziare l’aumento, l’Europa dovrà spendere circa 20 miliardi di euro – cioè 2 miliardi all’anno – in investimenti pubblici e privati. Una cifra del tutto “abbordabile”, considerando che rappresenterebbe solo il 3% dell’attuale spesa annuale dell’UE per le infrastrutture stradali.

 

Nel documento T&E si riferisce allo sviluppo dell’infrastruttura come ad “un’opportunità commerciale”, individuando nel Green Deal – e nel dettaglio nel piano di investimenti recentemente annunciato da Ursula von der Leyen – la chiave per la sua attuazione. 

Le stazioni di ricarica per i veicoli a zero emissioni   ha dichiarato Lucien Mathieu, analista di e-mobility per T&E – sono imprescindibili per l’attuazione ed il rispetto del Green Deal europeo. Ciò significa investire denaro nella creazione di una più fitta rete di punti di ricarica pubblici e non nella costruzione di nuovi gasdotti. Finora il numero delle stazioni ha tenuto il passo con la domanda, ma l’imminente sovraccarico elettrico dovrà necessariamente essere potenziato espandendo notevolmente l’attuale rete di ricarica

 

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Di più: la ricarica dei veicoli elettrici dovrà secondo T&E essere resa “semplice e trasparente”,anche dal punto di vista dei pagamenti, al pari di quello che avviene oggi per i rifornimenti auto tradizionali. Le proprietà commerciali come i grandi centri commerciali, le strutture ricreative e sportive con possibilità di parcheggio, nonché le stazioni di servizio rappresenterebbero i “luoghi ideali” per la costruzione dei nuovi punti di ricarica. A tal proposito, l’associazione suggerisce anche di rivedere la direttiva sulle infrastrutture per i carburanti alternativi dell’UE: le norme andrebbero aggiornate stabilendo obiettivi minimi per i punti di e-charger, chiedendo che almeno un quinto dei parcheggi nelle proprietà commerciali di medie e grandi dimensioni siano equipaggiati entro il 2025 con stazioni di ricarica.

 

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