L’aria contenuta nelle cavità della pietra agisce da isolante e regola la massa termica dell’abitazione. Così le temperature interne restano costanti sui 20°C tutto l’anno
(Rinnovabili.it) – All’apparenza non rivela nulla di particolare se non l’impiego estensivo del legno e le dimensioni ridotte. Eppure il prototipo di mini casa realizzato da due architetti dell’Ecuador ha un lato nascosto molto interessante: il materiale scelto come isolante è la pietra pomice.
Luis Velasco Roldan e Angel Hevia Antuña hanno creato la mini casa con lo scopo di promuovere un’architettura che tenga nella giusta considerazione e valorizzi sul serio le tecniche di costruzione tradizionali. Il contrappunto polemico è, chiaramente, la tendenza a lungo mainstream che ha puntato per decenni su materiali industriali, ad altissima impronta ecologica, spesso standardizzati, che hanno velocemente rimpiazzato sulla base di una supposta logica costi-benefici quasi ogni alternativa.
I vantaggi della pietra pomice in bioarchitettura
Che recuperare alcune tecniche di costruzione tradizionali e soprattutto l’uso di certi materiali possa portare grandi vantaggi alla bioarchitettura è più che evidente grazie al prototipo di mini casa dei due architetti ecuadoriani.
Infatti hanno scelto di impiegare la pietra pomice come materiale per l’isolamento. Quali sono i vantaggi effettivi? Le sacche d’aria contenute all’interno della pietra pomice assolvono due funzioni contemporaneamente: da un lato contribuiscono a isolare la casa, dall’altro agiscono da massa termica per regolare le fluttuazioni della temperatura.
Dando un’occhiata alle prestazioni, si scopre poi che questo materiale permette di mantenere le temperature degli interni in un range compreso fra i 20 e i 21°C per tutto l’anno, anche quando l’aria esterna si aggira sui 12°C. Altro uso della pietra pomice: per il tetto verde, con essenziale funzione drenante.
È chiaro che la pietra pomice non può rappresentare una risposta efficace a qualsiasi latitudine e altezza, quindi le prestazioni energetiche del prototipo vanno necessariamente accompagnate dal contesto climatico e geografico. Proprio per verificare un eventuale “areale di diffusione” della pietra pomice in architettura, il prototipo è progettato per essere facilmente smontato, trasportato altrove e riassemblato, così da poterne valutare le prestazioni energetiche in situazioni anche molto diverse tra loro.