(Rinnovabili.it) – Non abbiamo imparato la lezione delle devastazioni dell’uragano Katrina e del terremoto di Haiti. La pensa così Christina Griffin di GreenBuilt dopo aver considerato la scarsissima quantità di abitazioni resilienti che stanno sorgendo sui luoghi delle catastrofi. Quindi, insieme al suo team ha deciso di progettare soluzioni alternative di bioarchitettura puntando sui vantaggi della mini casa e si è concentrata su un materiale in particolare: i mattoni di canapa.
Il risultato è un progetto che tiene insieme i migliori standard di efficienza energetica e una bassissima impronta ambientale. Si chiama semplicemente Hemp Home, la “Casa di Canapa”, e uno dei suoi modelli battezzato Tiny+ sta raccogliendo finanziamenti sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter.
L’abitazione è alimentata da moduli fotovoltaici e da solare termico per elettricità e acqua calda. Un sistema di ventilazione a recupero di calore mantiene costanti le temperature interne. La casa è dotata anche di un tetto verde, che oltre a garantire un superiore grado di isolamento termico permette anche di incanalare e stoccare le acque meteoriche.
Per quanto riguarda l’isolamento, oltre ai tripli vetri la caratteristica principale consiste nell’impiego di mattoni di canapa per le pareti, che saranno spesse circa 30 cm. La scelta della canapa, insieme alle altre caratteristiche, permette di raggiungere gli stringenti obiettivi di efficienza energetica per ottenere la certificazione di casa passiva. E oltre ad avere un bilancio energetico in pareggio, la Hemp Home abbatte l’impronta ecologica dell’intero ciclo di produzione e assemblaggio dell’abitazione proprio grazie alla canapa. Ed è anche una mini casa che nella versione più compatta misura 19,5 mq, dove gli ambienti principali hanno un design modulare.
“È il primo passo verso il rendere mainstream materiali da costruzione ecosostenibili e non tossici come la canapa – scrivono gli ideatori su Kickstarter – Un passo avanti nel costruire abitazioni salubri, a basso costo, con un’alta resilienza ai cambiamenti climatici e in grado di aiutare a ridurre le emissioni di CO2”.