(Rinnovabili.it) – Ristrutturata da cima a fondo con un occhio di riguardo per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, Tortona 33 diventa oggi uno dei soli 16 edifici in tutta Italia ad aver guadagnato la certificazione LEED Platinum. Il prestigioso riconoscimento green americano (versione Core and Shell v 2009) ha attribuito 87 punti su 110 alla torre di uffici meneghina, attribuendole il livello più alto di sostenibilità.
Si è trattato di un intervento di riqualificazione generale di tutto l’edificio. Gli unici elementi conservati sono stati solai e pilastri, mentre tutte le componenti tecnologiche e gli interni sono stati rinnovati. Tra gli obiettivi dei lavori, una significativa riduzione dei consumi energetici e di acqua potabile. Negli elementi da costruzione sono stati impiegati materiali riciclati e di provenienza regionale, mentre i rifiuti da costruzione sono stati avviati a riciclo.
I lavori nell’edificio di proprietà BNP Paribas sono stati seguiti dallo studio di progettazione Il Prisma. “Per spiegare ai nostri interlocutori cosa significhi la certificazione Leed dell’immobile di via Tortona – commenta Stefano Carone, Managing Partner de Il Prisma – parliamo di recupero dell’acqua di falda, geotermia, soffitti radianti, free cooling, tetto verde, gestione “pulita” del cantiere, riduzione del 70% delle spese energetiche rispetto alla situazione pre-riqualificazione. A volte ci chiedono: quanto è costato? Che impatti ha avuto sui tempi? La risposta è: praticamente zero”.
Se in Italia gli edifici che hanno ottenuto la certificazione LEED Platinum sono davvero pochi, sono comunque meno di 100 quelli che hanno ricevuto un qualche livello di riconoscimento da parte del Green Building Council statunitense, l’ente cui fa capo la certificazione LEED. Cifre che, se confrontate con lo scenario globale, mettono in luce quanta strada resti ancora da fare nel nostro Paese: nel mondo sono quasi 45.000 gli edifici certificati LEED.
“Un caso come via Tortona 33 – afferma Lorenzo Orsenigo, direttore generale dell’organismo di certificazione green ICMQ che ha supervisionato i lavori – diventa esempio concretamente praticabile di riqualificazione virtuosa del patrimonio edilizio delle nostre città”.