Il Partito Popolare ha intenzione di vanificare la pur blanda riforma proposta da Bruxelles per il mercato del carbonio. Ecco come
(Rinnovabili.it) – La Corte europea di Giustizia ha appena dichiarato che il mercato del carbonio, così com’è, non funziona. Troppe quote sono state regalate alle industrie pesanti, che non sono incentivate a comprarne all’asta in quantità sufficiente da optare per investimenti nelle tecnologie rinnovabili. La Corte ha anche chiesto un ricalcolo delle assegnazioni gratuite rispetto al periodo 2013-2020. Eppure i Popolari, primo gruppo politico nel Parlamento europeo, sono pronti a demolire gli effetti di questa misura aumentando le assegnazioni gratuite assegnate dopo il 2020.
Il sistema di scambio delle emissioni dovrebbe servire a soddisfare il principio “chi inquina paga”, acquistando all’asta quote di CO2 in proporzione all’inquinamento che generano. Ma un surplus di crediti gratuiti, elargiti dalla Commissione europea durante la crisi economica, ha schiacciato il mercato. Le industrie pesanti hanno potuto mantenere invariate, o perfino aumentare, le proprie emissioni senza pagare dazio, anzi guadagnandoci due volte. Aumentando il prezzo dei prodotti, hanno scaricato sui consumatori il costo delle quote di emissioni che non hanno nemmeno pagato.